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Il colore del crimine

Regia di Joe Roth vedi scheda film

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La recensione su Il colore del crimine

di boychick
4 stelle

Film che tenta di unire il thriller al drammatico, finendo però con il risultare noioso e incompiuto.

Thriller con Julianne Moore e Samuel L. Jackson con sullo sfondo la tematica (attualissima) delle tensioni fra bianchi e neri in una piccola cittadina del New Jersey.

Film misterioso con una Julianne Moore perennemente in lacrime, depressa e tristissima e un Samuel L. Jackson (come sempre) determinato, impassibile e forte.

Premetto che Julianne Moore è un'attrice che apprezzo... per non parlare di Samuel L.Jackson che è tra i miei attori preferiti, ma in questo film non mi hanno affatto convinto. O meglio, è stata la regia a non convincermi.

Film che unisce il thriller (l'aggressione subita dalla donna e il “rapimento” di suo figlio) al dramma (le tensioni fra bianchi e neri e il diverso trattamento subito dalle persone di colore). Però, il ritmo è lento e, come spesso accade quando si cerca di congiungere due generi opposti fra loro, il rischio di mettere a punto un film incompiuto è alto. Infatti, la pellicola ha un ritmo troppo blando e risulta essere per nulla avvincente per essere un thriller, e, al contempo, è poco profonda e troppo superficiale per essere un film drammatico, psicologico o di discriminazione sociale.

Tutto viene abbozzato (si passa all'improvviso dalle indagini agli scontri fra persone di colore e polizia) e poco approfondito: sarebbe stato meglio, a mio avviso, prendere una posizione più netta e scegliere un orientamento ben definito da attribuire alla pellicola (thriller o dramma?).

Certamente va detto che spesso, io in primis, colpevolizzo certi film di essere poco originali o intraprendenti: in questo caso, riconosco che almeno si è provato a fare ciò, ma il risultato è stato negativo. Proprio adesso, mi è venuto in mente un titolo che riesce ad unire discretamente il thriller al dramma: si tratta di “Second Chance” (diretto da Susanne Bier, e con protagonista Nikolaj Coster-Waldau), film che ci riesce, a mio dire, in modo sicuramente migliore a questo.

“Il colore del crimine”, seppur noioso, si riesce comunque a finire, però al termine ti lascia una sensazione di occasione sprecata... tenuto conto soprattutto dei due attori protagonisti.

Peccato, poiché le premesse iniziali non erano male: una aggressione misteriosa, un bambino scomparso, e un Samuel L.Jackson che, nella scena dell'ospedale, riesce a trasmettere una certa tensione. Poi, ci si è persi, si è voluto fare troppo, e il risultato è stato negativo.

Non mi sento di bocciarlo in maniera assoluta, nonostante tutto non è di quei film che dopo cinque minuti ti senti preso in giro e vuoi subito interrompere la visione... però, sicuramente, stando anche alle valutazioni e alle recensioni degli utenti di film.tv, è una pellicola che ai più non è piaciuta e che non piacerà.

 

 

Nel cast, mi ha fatto piacere vedere William Forsythe. A molti questo nome non dirà nulla... ma ha preso parte ad alcuni episodi della serie tv “Boardwalk Empire”, interpretando (nella seconda e nella terza stagione) Manny Horvitz (nella serie chiamato soprattutto “Munya”). Il suo personaggio, seppur marginale, è stato tra i più interessanti della serie televisiva.

 

A tutti auguro un buon proseguimento e un buon cinema!

 

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