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Cane infernale

Regia di Curtis Harrington vedi scheda film

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fabio '80

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Cane infernale

di fabio '80
6 stelle

Il film non è da sottovalutare, bisogna considerare prima alcuni elementi. Oggi può sembrare datato ma a suo tempo fu girato con poche spese per il piccolo schermo, ecco perchè si notano delle carenze, dagli effetti speciali casarecci e modesti alle inquadrature a volte non curanti dei particolari, come quando al cucciolo gli si illuminano gli occhi, si vede che usano due cani diversi. Si può comunque spezzare anche una lancia a favore notando l'umiltà con cui è stato girato a causa forse della povertà di mezzi che non hanno impedito la buona riuscita di alcune scene. Quando il cane corre dal professore, è notte, silenzio, di colpo si spalancano le finestre, si vede il cane all' interno della casa, il professore lo fissa con occhi terrorizzati e nell'inquadratura dopo, c'è un demone nero con occhi di fuoco. C'è poi la scena del tentato abbandono da parte di Richard Crenna che scarica la sua pistola sull' animale che lo continua ad osservare come se nulla fosse. Nella scena finale l'ombra del cane proiettata sulla parete di una fabbrica. Il fatto di aver scelto come razza un pastore tedesco forse non è casuale, sino ad allora si era presentato sempre come cane modello per avventure, vedi "Rin tin tin", ancora oggi è così ma lì no. Il cane forse è il peggiore della storia, fino ad allora cani cattivi si erano visti l'anno prima ne "Il branco" ma mai si erano raggiunti certi livelli, peggio di un mastino di Baskerville o di un "Cujo", cattivi ma vulnerabili, qui l' essere è eterno e immortale. Insomma, nell' insieme è quasi tutto ben riuscito. Chiaramente potrà assumere un posto di rilievo per gli amanti del genere.

Sulla trama

Una setta adoratrice del male,con un rito satanico, fa incarnare un demone nel corpo di una femmina gravida di pastore tedesco. La trama vista oggi può sembrare non originale ma sono passati 28 anni e può essere visto il tema dell' incarnazione del maligno in modo un pò diverso. Questa volta viene preso di mira il miglior amico dell'uomo, un essere privo di interesse nei confronti di chi lo cura e incapace di tradire. La trama si fa tuttavìa interessante quando il prescelto Crenna mette da parte ogni logica ed ogni scienza e, avendo abbandonato ogni scetticismo e capito con cosa aveva a che fare, si da all'occulto, alla leggenda e cerca in una biblioteca e in uno sciamano una risposta che non potrà avere da nessun scienziato. L' epilogo finale è forse troppo veloce e scontato ma ormai molti particolari già si conoscono. Il tutto viene sorretto anche da un buon finale di incertezza, in cui il buono non vince perchè il demone non viene eliminato ma respinto per qualche centinaio di anni in attesa di un ritorno ma soprattutto va ricordato che il cane infernale aveva altri cuccioli al suo fianco al momento della nascita, gli altri che fine avranno fatto? Il povero Crenna capisce il pericolo quando i figli lo informano e non può far altro che abbassare lo sguardo, non c' è risposta concreta a ciò, solo paura e una piccola speranza che l' esperienza appena avuta possa riverificarsi il piu' tardi possibile, consapevole di far parte di una piccola forza che può soltando rimandare un duello contro una minaccia incombente ed eterna.

Sulla colonna sonora

Nulla di speciale ma in alcuni punti non è male.

Cosa cambierei

Qualche inquadratura frettolosa poco curata.

Su Kim Richards

Brava.

Su Yvette Mimieux

Molto brava, riesce a cambiare completamente dopo essere stata infettata dal male, trasformandosi da mogliettina timida e servile in donna ambigua, dallo sguardo minaccioso. Ciò le riesce bene.

Su Martine Beswick

Questa attrice quando recita in parti in cui prevale l'ambiguità sembra trovarsi a suo agio, anche in pellicole parodìa come "Ultimo tango a Zagarol".

Su Richard Crenna

Richard Crenna forse è l'unico attore del film conosciuto piu' o meno da tutti, ha interpretato film di vario genere, il pubblico non potrà non ricordarlo nelle trilogìa di "Rambo".

Su Curtis Harrington

La regìa è molto efficace con tagli e cambi di inquadrature improvvisi ed inaspettati. Sì, è un prodotto per la televisione, forse per questo si è evitato di aggiungere tanto sangue che comunque sarebbe potuto risultare inutile. Alcuni primi piani sono ben inseriti, forse qualche scena inziale è girata troppo da telefilm, come quelle esterne per le vìe della città, però, appunto, è un film destinato al piccolo schermo.

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