Regia di Bill L. Norton vedi scheda film
La prima puntata si chiudeva rivelando il destino futuro dei personaggi, questo sequel si incarica di colmare le lacune. Vengono presentate quattro storie montate in parallelo e raccontate con differenti stili di regia: ognuna è spezzettata in scene brevi e si svolge nel giro di una giornata a un anno di distanza l’una dall’altra (31 dicembre 1964, 1965, 1966 e 1967), ricalcando così la struttura dell’originale. Un corridore muore in un incidente d’auto causato da un ubriaco, proprio quando potrebbe aver trovato la ragazza giusta; un soldato che combatte in Vietnam cerca a tutti i costi di salvare la pelle e andarsene; una svampita lascia il lavoro di spogliarellista, l’inaffidabile fidanzato ed entra in un complesso rock; una coppia di sposi si perde e si ritrova sullo sfondo della contestazione studentesca (manca Dreyfuss, mentre la ragazzina compare in una sola scena). Il risultato non è male, anche se il film è chiaramente pensato per sfruttare il successo commerciale del precedente e sceglie le soluzioni più facili (soprattutto nel secondo episodio, nonostante la sorpresina finale). C’è sempre Lupo Solitario con la sua colonna sonora d’epoca, ma anche la nostalgia non è più quella di una volta.
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