Regia di Tony Randel vedi scheda film
La critica blasè aveva "condannato" Hellbound perchè l'eccessiva portata della sceneggiatura risultava mal supportata dalle immagini, col risultato di creare confusione nello spettatore (o nel critico) sprovveduto.
Molti critici ancora oggi non comprendono appieno cosa accada nel primo Hellraiser (è il caso del pur bravo Renato Venturelli, per esempio, che ammette candidamente, riportando nel suo libro "L'Horror in cento film" un'opinione stranamente comune, "Ditemi se qualcuno di voi riesce a capire cosa diavolo succede"), a causa della scrittura criptica che è alla base dello sviluppo del film.
Oggi, con maggiore consapevolezza, giudico Hellbound un'opera ingiustamente sommersa di critiche, un buon film da rivalutare totalmente.
La sua trama si collega direttamente a quella del primo episodio: questo lungometraggio rappresenta il naturale sviluppo degli eventi dell'opera di Clive Barker
Indimenticabile e leggiadra protagonista dei primi due episodi: riesce a caratterizzare il suo personaggio con una bravura raramente riscontrata in protagoniste di horror movies del periodo. Chi la paragona anche solo lontanamente alla Heather Langenkamp di "Nightmare - Dal profondo della notte" ne offende la memoria.
Bravo nel dosare gli ingredienti (forse troppo...) presenti in questo meraviglioso sequel e nel dirigere attori in grande spolvero.
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