Regia di George Lucas vedi scheda film
Rituale funebre per il Sogno Americano celebrato, con garbo e maestrìa, da un autore che avrebbe potuto anche DIRE qualcosa, se non si fosse ben presto accontentato di progettar videogiochi per stolti. Un requiem vitale e coloratissimo, amaramente corale e magistralmente destrutturato. Tra le massime espressioni di quell'(in)esauribile, sincera ed ispiratissima vena cinematografica che fu la new wave americana anni '70. La cerimonia si chiude con un dovuto addio. Alle illusioni adolescenziali in prima istanza, ai luoghi di sempre, alle certezze domestiche, alle vaporose gonne delle Cindy Lou e delle Mary Jane di turno, alla goliardia ed alle bravate in automobile, ai drive-in col batticuore facile, alle cadillac cromate avorio, al burro d'arachidi e alle altalene con le gomme delle auto. Alle utopie pacifiste. A quell'America che finalmente sapeva gridare il proprio sdegno ed il proprio dolore misto a speranza. L'estremo, inevitabile saluto alla Purezza. Ed agli inganni che ridenti l'accompagnano.
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