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La sentinelle

Regia di Arnaud Desplechin vedi scheda film

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La recensione su La sentinelle

di mm40
6 stelle

Desplechin, dopo il bell'esordio in mediometraggio con La vita dei morti l'anno precedente, giunge a realizzare il suo primo lungometraggio con questo La sentinelle. Forse per recuperare, finisce per esagerare nella lunghezza: 140 minuti, cioè quasi due ore e mezza, sono una durata spropositata per un lavoro cui fondamentalmente, per l'esile trama e i pochi personaggi centrali della vicenda, basterebbe molto meno per riuscire comunque a svilupparsi compiutamente. Al di là di questo dettaglio, la sceneggiatura di Pascale Ferran, Noemie Lvovsky e di Emmanuel Salinger (anche interprete principale del film), da un soggetto del regista, funziona bene in quanto a logica, sebbene, come si è detto, sia un po' carente nel ritmo; ma l'idea fondamentale del film è quantomeno interessante (il topos letterario del furto, della mancanza, che dà quindi luogo a una ricerca in vista di un ritrovamento, che qui viene capovolto: un'aggiunta, un oggetto che compare misteriosamente dal nulla e che pertanto crea presupposti antitetici: l'occultamento dell'oggetto stesso e la ricerca del suo 'proprietario'). La sentinelle è un film francese, ma che meno francese di così difficilmente potrebbe essere: atmosfere asettiche e un totale gelo dei sentimenti caratterizzano ambienti e personaggi, con una messa in scena tanto cruda da non risparmiare dettagli abbastanza rivoltanti (l'apertura di un cranio umano, principalmente). Bravo il protagonista Salinger, già ne La vita dei morti come molti altri attori di questo film (Thibault de Montalembert, Marianne Denicourt, Emmanuelle Devos e altri ancora). Rocambolesco il finale, con un sorprendente - se non altro risulta esserlo dopo circa due ore di ritmi bassi - montare di angoscia. 6/10.

Sulla trama

Uno studente di medicina viene fermato dalla polizia per un controllo sul treno; rilasciato, a casa trova nella valigia la testa di un uomo morto da qualche mese. Dall'iniziale terrore giunge presto alla curiosità di saperne di più sulla testa e la porta in laboratorio per una serie di analisi.

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