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Tideland. Il mondo capovolto

Regia di Terry Gilliam vedi scheda film

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La recensione su Tideland. Il mondo capovolto

di Utente rimosso (LGiulia)
9 stelle

Gilliam crea un capolavoro vero e proprio in questo personalissimo "Tideland". Un film assolutamente non per tutti: bisogna, infatti, accostarsi a questa narrazione con occhi nuovi, privi di pregiudizi e ingenui come quelli di un bambino. Solo così riusciremo a capire un film in cui tossicodipendenza, abusi familiari, solitudine, pedofilia e necrofilia sono esposti con naturalezza e senza condanne. Un film in cui la realtà perde consistenza e viene scomposta e ricreata dalla mente di una bambina.

 

 

Jeliza-Rose, dopo aver perso entrambi i genitori per overdose, si trova a vivere sola in una realtà sconcertante ai nostri occhi, ma da lei percepita emoziante e dolce grazie alle sue teste di bambola dispensatrici di consigli, conigli e scoiattoli parlanti, l'amicizia con Dell e suo fratello Dickens, gli eccentrici vicini di casa.

Favola e realtà si mescolano e creano una narrazione tanto assurda quanto intensa. Il film prende una piega di non senso, vive in una sconclusionatezza necessaria, perché frammenta la realtà e ci getta nei flussi di pensiero di una mente libera e piena di immaginazione, quale quella di Jeliza-Rose.

Penso che non ci sia in effetti nulla da capire in questo film, se non la forza del pensiero libero e ingenuo di un bambino e quanto noi crescendo ci allontaniamo da quel bambino che eravamo. Quanto i nostri occhi diventino razionali, legati a morale e pregiudizi, spesso privi di immaginazione, a volte intrisi di cattiveria. Insomma, guardare questa favola noir è quasi andare a colpire la nostra razionalità e scuotere la nostra mente al fine di ritrovare quell'immaginazione necessaria in ogni momento della nostra vita.

 

 

Jodelle Ferland (Jeliza-Rose) ci offre una interpretazione delicata e intensa. Ammetto di essere rimasta molto colpita dalla forza espressiva di questa giovane attrice, che non mi è mai personalmente molto piaciuta, anzi che in pellicole come "Silent Hill", "Case 39" o "Eclipse" avevo trovato assolutamente insipida e poco comunicativa.

Brendan Fletcher (Dickens) merita un apprezzamento per la sua performance veramente toccante.

 

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