Regia di Julian Jarrold vedi scheda film
Non c'è dubbio che in Gran Bretagna ci sia terreno fertile per commedie di questo tipo legate a filo doppio alla diversita'e alla iniziativa privata che con un idea geniale fa arrivare al successo.E'il caso di questo film incentrato forse un po'troppo sulla carineria,sul politically correct per essere veramente indimenticabile.Si parte da un copione piuttosto convenzionale che pero'viene riscattato da alcune trovate e dall'indubbia bravura degli interpreti.Il personaggio che viene descritto meglio è quello della drag,un carattere multiforme,profondo,con tutta una serie di sfumature mentre il personaggio del proprietario della fabbrica è un po'piu'sfocato tanto è succube della fidanzata che è una megera e risponde al nome di Nicola(ma è donna,non dubitate).In questa produzione sono le scarpe il vero protagonista,scarpe geneticamente affini alla fauna femminile ma qui sono particolari,son degli stivali dai colori accesissimi,pelle lucida,col loro bel rinforzino in acciaio inox 18/10 come quello delle pentole e sono a prova di napalm o piu'semplicemente a prova di polpaccio da terzino e di peso da scaricatore di porto.Il balletto sulla passerella di Milano è abbastanza stucchevole,da coma diabetico per eccesso di zuccheri e sciupa un po'tutta l'atmosfera.Eppure gli intenti sono lodevoli:un inno alla comprensione reciproca,alla tolleranza della diversita',un inno contro l'omofobia,un inno alla creativita'e al raggiungimento del successo usando solo i propri sforzi...I risultati non sono sempre all'altezza degli intenti...Efficaci gli attori come succede sempre in questo tipo di film...
ok
da drag è sfolgorante
classica faccia super normale
non male,british a partire dalla faccia
a volte eccede in melassa ma funziona
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