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The Gruesome Twosome

Regia di Herschell Gordon Lewis vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su The Gruesome Twosome

di undying
4 stelle

Uno degli horror minori di H.G. Lewis, realizzato nel solito contesto produttivo "povero" e in un anno (il 1967) particolarmente frenetico per il regista che qui tenta, senza riuscirci completamente, di impostare una prima parte da commedia pura. Effetti speciali al solito insistiti e di maniera ma messi in scena con evidente cifra stilistica.

 

locandina

The Gruesome Twosome (1967): locandina

 

Mrs. Pringle (Elizabeth Davis) è una signora di tarda età, ma ancor più avanti per sclerosi e deviazione mentale. Non solo dialoga con un gatto selvatico impagliato ma nutre anche un'insana passione per le parrucche, soprattutto quelle umane derivate dalla capigliatura di giovani (e graziose) ragazze. Del suo hobby preferito ne ha persino fatto lavoro aprendo "The little wig shop", un negozio che vende appunto parrucche. Così, con l'aiuto del problematico figlio Rodney (Chris Martell), si appresta ad ampliare la disponibilità degli articoli da mettere in esposizione. Per l'occasione, con la scusa di affittare una stanza limitrofa al negozio, attira ignare studentesse in cerca di momentaneo alloggio, destinate invece a fornire (controvoglia) la "materia prima", opportunamente lavorata da Rodney.

 

Elizabeth Davis

The Gruesome Twosome (1967): Elizabeth Davis

 

Film di un'inconsistenza impressionante, girato in un anno particolarmente frenetico per il regista [1], rappresenta uno dei lavori minori nella carriera cinematografica di Lewis a causa della scarsa sceneggiatura (più adatta a un cortometraggio che a un film) e all'usuale e consolidata semplicità realizzativa tipica dell'autore. Prevalentemente composto da una serie di piano-sequenza, per limitare in maggior misura costi derivati dal lavoro in fase di montaggio. Come sempre le recitazioni sono del tutto inadatte anche se l'inserimento, soprattutto nella prima parte, di momenti ironici in parte giustifica personaggi caricaturali tipo il demente Rodney, che per tutto il tempo in cui appare non fa altro che storgere il muso e soprattutto la bocca, articolando versi gutturali, gemendo ed emettendo insoliti grugniti.

 

Chris Martell

The Gruesome Twosome (1967): Chris Martell

 

Ancora una volta Lewis punta ovviamente al gore e allo splatter ma stavolta il tutto si limita a tre momenti (quattro, se si considera anche il finale di eye violence cui va incontro Rodney): il primo è caratterizzato da un lungo scotennamento che sembra anticipare quelli successivamente messi in pratica da Frank Zito in Maniac (William Lustig, 1980); il secondo, attuato con il coltello elettrico ricevuto dall'assassino come dono della madre, si conclude con il decollamento della vittima; l'ultimo mostra invece il solito sventramento (con interiora di chissà quale povero animale) eseguito con una spada. Ancora una volta la realizzazione degli effetti speciali è minimalista, anche se all'epoca scene tanto sanguinarie devono essere apparse al pubblico molto più che impressionanti. La parte migliore di The gruesome twosome è però quella rappresentata dagli ultimi venti minuti, durante i quali una studentessa si mette alla ricerca dell'amica scomparsa, sino a raggiungere il negozio di parrucche e finendo per essere causa prima del conclusivo redde rationem a danno degli occhi del killer. A lavoro concluso Lewis si accorge che The gruesome twosome dura troppo poco, nonostante come "riempitivo" avesse inserito insensate sequenze, tipo: un drive-in che ha in proiezione uno strano film con una coppia a tavola (la donna parla d'amore e affetto mentre il compagno mangia, beve e rutta), momenti di relax in una spiaggia con studentesse in tenuta balneare e infine addirittura scene di un rally.

 

scena

The Gruesome Twosome (1967): scena

 

Così in post produzione il regista pone rimedio, girando il bruttissimo e insensato incipit [2]: due teste "femminili" (con parrucca) di polistirolo e occhi, naso, bocca fatti con ritagli di carta o dipinti, tengono un dialogo non-sense sino a quando Rodney pianta in testa a un delle due un coltello, provocando fuoriuscita di sangue (!). Forse questo folle inizio è anche quello più ironico del film, nonostante le incerte intenzioni di Lewis che non riesce in questo caso né a trattare il thriller e tantomeno la commedia. All'appassionato di cinema weird l'opera può però, con tutti i suoi limiti e anzi in forza dell'incuria generale, riservare un gradevole intrattenimento.

 

scena

The Gruesome Twosome (1967): scena

 

Parola di H.G.Lewis [3]


"(The gruesome twosome) tratta di una vecchia che ha un negozio di parrucche. Il figlio idiota le fornisce le teste delle ragazze così che lei possa fare le parrucche. C'è una scena meravigliosa dove la vecchia scende nello scantinato e mentre suo figlio va in giro sbavando lei dice: 'Sei stato un bravo ragazzo e mammina ha un regalo per te, un coltello elettrico!'."
Il pubblico esplodeva a ridere a quella battuta."

 

scena

The Gruesome Twosome (1967): scena

 

Come ti sponsorizzo il pollo fritto


Il fenomeno delle pubblicità occulte, o subliminali, non è solo caratteristica del cinema italiano anni '70 (ricordiamo solo tre marche tra le più sponsorizzate dell'epoca: Marlboro, Pejo e J&B). C'erano già stati precedenti clamorosi come ad esempio in questo The gruesome twosome e altri film diretti da H.G.Lewis per i quali, durante la lavorazione, i pasti somministrati alla troupe e al cast sono spesso stati a base di pollo fritto. Ricorda infatti il regista, in relazione a The gruesome twosome: 

"C'è una scena verso la metà del film in cui alcune ragazze sedute sui loro letti mangiano pollo fritto. Abbiamo incluso quella scena al film in cambio di un pranzo gratis per tutta la troupe." [4]

Lewis aveva stipulato un accordo con la catena di locali della KFC: in cambio dei pasti da distribuire al cast tecnico/artistico, nei film del regista dovevano essere sponsorizzati i ristoranti di H. Sanders, facendo ricorso a metodologie più o meno subliminali. 

NOTE

 

[1] Nel 1967 Lewis licenzia sei pellicole compresa questa, tra le quali alcune commedie: A taste of bloodSomething weirdThe girl the body and the pillBlast-off girls e The magic land of mother Goose.

[2] Fonte: imdb.
[3] "Shock Value", di John Waters - Dichiarazione riportata anche in "Herschell Gordon Lewis - The GoreFather" di Alberto Farina (pag. 111).

[4] "The amazing Herschell Gordon Lewis and his world of exploitation films", di Daniel Krog e John McCarty.

 

scena

The Gruesome Twosome (1967): scena

 

locandina

The Gruesome Twosome (1967): locandina

 

"Di memorie d’amore
gli anni hanno adornato il mio viso
segnandomi i capelli di lievi filigrane grigie:
son diventata così bella."
(Leah Goldberg) 

 

F.P. 25/10/2021 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 71'51") / Aggiornamento della recensione pubblicata in precedenza su Il davinotti 

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