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A Soap

Regia di Pernille Fischer Christensen vedi scheda film

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La recensione su A Soap

di bradipo68
8 stelle

Il fatal incontro tra un uomo che vuole essere donna e una donna che vuole essere veramente donna.Charlotte proprietaria di un centro estetico lascia il suo uomo e va a vivere in uno stabile dove vive il trans Veronica in attesa della lettera che lo convochi per l'operazione per il cambio di sesso,afflitto da madre padrona che di tanto in tanto lo va a trovare(il padre ha da tempo rifiutato ogni contatto),appassionato di soap americane e con una cagnetta di nome Miss Daisy.Mentre la vita di Veronica è un ciclico susseguirsi di visite della madre,passeggiate con il cane,visione delle sue telenovelas preferite e visite di cosiddetti amici con cui occasionalmente si prostituisce la vita di Charlotte accusa l'empasse della fine della sua relazione,vive di una costernante provvisorietà(tutto quello che ha rimane sempre negli scatoloni nella casa nuova come se fosse conscia che questa sia una soluzione temporanea),cerca quasi di mortificare tutta la sua dirompente femminilità.Ma quando conosce Veronica,gradualmente cambia tutto.E'il classico incontro di due solitudini perniciose,una sorta di mutua assistenza,un continuo ribaltamento dei ruoli che potrebbe preludere a ben altro.E ci si spinge anche ben oltre la normale amicizia,ma solo per un fugace attimo,appena il tempo per sfiorarsi , poi subito dimenticato e non è un caso che a prendere l'iniziativa sia Charlotte.La loro è un amicizia segnata dai silenzi,dalla paura di ferire l'altro,dall'attesa di eventi che modifichino le loro vite una volte per tutte.E nell'attesa si vive di rimpianti.Una vita che potrebbe essere benissimo il soggetto per una delle soap che Veronica segue con tanta passione,una sorta di traslazione nel reale di quello che vede sullo schermo.Ma nella vita reale accade tutto più velocemente è un continuo sussueguirsi di sorprese e non bisogna attendere la puntata successiva.Una relazione tra le due è difficile problematica,una strada in salita irta di difficoltà e quando sembra che le cose comincino a girare per il meglio a Veronica arriva la tanto attesa lettera.Ognuno ritornerà alla vita vissuta in precedenza,ognuno con in mente un prospettiva nuova per il futuro.Il film si segnala per un impostazione stilistica quasi da Dogma 95.La fotografia è opaca,i colori lividi,l'illuminazione scarsa,un aria quasi di sciatteria(ma non è affatto così)Sarebbe un accostamento facile quello da fare a Von Trier a mio parere invece per sguardo e studio delle psicologie è molto più accostabile a un film come L'eredità di Per Fly.Sicuramente film estremamente diversi,girati in maniera diametralmente opposta ma che hanno in comune una invidiabile capacità di scavare dentro i personaggi.Un plauso per i due attori protagonisti:una prova maiuscola in cui si mettono letteralmente a nudo davanti alla cinepresa con i loro piccoli tic,le piccole nevrosi quotidiane,i gesti appena accennati....

Su Pernille Fischer Christensen

scava bene nelle psicologie e lavora benissimo con gli attori veramente splendidi

Su David Dencik

nella parte di Veronica è quasi sconvolgente

Su Trine Dyrholm

nella parte di Charlotte dà il meglio di se stessa

Su Claes Bang

ok

Su Jakob Ulrik Lohmann

ok

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