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I guerrieri della notte

Regia di Walter Hill vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su I guerrieri della notte

di Donapinto
8 stelle

Durante un raduno notturno nel Bronx, dove partecipano tutte le bande della metropoli di New York rappresentate da 7 delegati, viene assassinato il carismatico Cyrus, capo della gang più potente. Dell'omicidio vengono ingiustamente accusati i Guerrieri, i quali dovranno lottare e fuggire tutta la notte per raggiungere Coney Island.                                                                                                          Terzo film diretto dal californiano Walter Hill, "discepolo" di Sam Peckimpah, che già aveva dato prova del suo indiscutibile talento nel brillante esordio L'EROE DELLA STRADA, seguito dal poliziesco a tutta velocità DRIVER, L'IMPRENDIBILE e che diverrà uno dei maestri dell'action-movie Hollywoodiano. THE WARRIORS e' una pellicola che a distanza di 41 anni, lascia inalterato il suo status di leggendario cult-movie, divenendo un manifesto della rabbia e della ribellione giovanile. Autentico prototipo dei film sulle gang metropolitane, e' un titolo che a chi non lo avesse ancora visto (pochi credo) consiglio di non prenderlo troppo sul serio e di non cercare con troppa insistenza riferimenti sociologici, ma di gustarselo come un puro e raffinatissimo esercizio di stile, magistralmente diretto da Walter Hill, dove i veri protagonisti non sono la banda dei guerrieri, ma la notte stessa. Numerosissime le scene memorabili, a partire dall'incipt, con la ruota del luna park che gira e l'arrivo della metropolitana. Segue il breve discorso del capo dei Guerrieri ai suoi uomini, e la successiva presentazione di altre bande, sotto lo straordinario commento musicale di Barry De Vorzon. Inquietante e onirica la sequenza dello scontro dei Guerrieri con i Furies, una gang agghindata come dei giocatori di baseball armati di mazze e coi volti pitturati, che comunicano la passione del regista per lo sport in questione è per la rock-band dei Kiss. Non e' da meno lo scontro nei bagni della metro con una gang che si muove su pattini a rotelle. Sequenza carichissima di tensione e coreograficamente esaltante. C'è spazio anche per la mitologia greca. Infatti alcuni Guerrieri, vengono abbordati dalle Lizzies, una gang al femminile (probabilmente lesbiche) che si sostituiscono alle sirene che nell'Odissea tentano Ulisse. Qui seducono in un locale alcuni Guerrieri, mentre due membri delle Lizzies ballano in maniera ambigua e provocante sotto le note di Love is a Fire di Genya Ravan. Memorabile il finale, quando Luther (David Patrick Kelly, il vero assassino) e la sua banda, sbattendo tre bottigliette di vetro, intona una delle cantilene più leggendarie della storia del cinema: "Guerrieri, giochiamo a fare la guerraaaaa????". Ci penseranno i Riffs, una numerosa banda composta da soli elementi afroamericani, capitanata da un'individuo che indossa occhiali da sole a qualunque ora e a qualsiasi temperatura della giornata, a sistemare le cose e fare giustizia: "I Guerrieri non uccidono, sono leali". "I migliori" controribatte Swan. Chiude il film, la dj di colore (viene inquadrata solo la bocca) che comunica la chiusura delle ostilita' e che si era fatta cronista di tutta la vicenda dall'inizio della pellicola. Cult movie eterno, dicevamo, ma non il capolavoro di Walter Hill. Quello arriverà due anni dopo (sempre secondo la mia opinione) con I GUERRIERI DELLA PALUDE SILENZIOSA, che con THE WARRIORS ha più di un'affinità.

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