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Constans

Regia di Krzysztof Zanussi vedi scheda film

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La recensione su Constans

di steno79
7 stelle

Krzysztof Zanussi é uno di quei registi che sono stati molto importanti nel creare la cosiddetta "scuola polacca" a cavallo degli anni Settanta e Ottanta, ma che in seguito sono stati un po' rimossi e dimenticati dalla stessa critica ufficiale rispetto a colleghi come Kieslowski, che gli diede una parte nel ruolo di se stesso ne "Il cineamatore".  "Constans" é un film del 1980 che vede come protagonista Witold, un puro di cuore che cerca di restare onesto e di non farsi travolgere dalle avversità che la vita gli pone davanti, come la morte della madre per tumore o la corruzione che egli ritrova sia sul posto di lavoro, dove fa l'elettricista spesso mandato in missione all'estero, o nell'ospedale dove é ricoverata la madre. Interessato alla matematica, segue nel tempo libero alcuni corsi universitari in cui si direbbe che la sua aspirazione sia quella di trovare una formula o una costante algebrica che possa metterlo al riparo dai pericoli della vita (tematica che tornerà in maniera molto simile nel primo episodio del Decalogo di Kieslowski). Il film ha uno sviluppo interessante, personaggi delineati in maniera abbastanza accurata, una buona qualità dell'immagine, ma è frenato forse da qualcosa che non gli permette di raggiungere lo status di opera memorabile. Zanussi é troppo preoccupato di dimostrare una tesi di ispirazione cattolica sulla superiorità della coscienza rispetto alla mediocrità della realtà contingente in cui siamo immersi, anche in un paese del blocco comunista prima della caduta del muro di Berlino, e in questa maniera sacrifica almeno una parte del potenziale di denuncia o della sostanza poetica dell'opera. Le diverse sequenze hanno un loro mordente, ma il risultato complessivo non lascia una fortissima impressione. Buona la resa degli attori, in particolare del protagonista Tadeusz Bradecki, volto poco noto in Italia ma espressivamente convincente e adeguato alla parte. É un film che comunque consiglierei di vedere, ma forse non tra le opere più significative di quella stagione del cinema dell'Est; in base alle tematiche proposte, credo che altri film di Zanussi potrebbero interessarmi, ponendosi sulla scia esistenziale di un Bergman o un Rossellini.

Voto 7/10

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