Regia di Peyton Reed vedi scheda film
la sera del 26 dicembre ci appropinquiamo da blockbuster pensando di non trovare nulla, che tutte le famiglie del mondo si siano scatenate nei fatidici due giorni precedenti e abbiano noleggiato tutto il noleggiabile... si rivela un pensiero non reale... c'è tutto o quasi tutto. il problema siamo noi, che abbiamo visto tutto.. o quasi tutto... la scelta ricade su questo film che lascia presagire qualche risata intelligente (non siamo in vena di cose "serie"... siamo pur sempre reduci da tre giorni di magnate in famiglia...). Anche questo pensiero si rivelerà poco attinente alla realtà..."Ti odio, ti lascio, ti... ", titolo orrendo all'"italiana"... è una commedia che si barcamena incerta tra la voglia di sfruttare la fisicità e la comicità al quale ci abituato Vince Vaughn in pellicole come "due single a nozze" o tutte le altre in cui interagisce con il suo amico ben stiller e un certo gusto da commedia americana che deve sempre e comunque ritrarre un contesto sociale di classe medio alto, dove la "comicità" più verace non trova sfogo ma si comprime in qualcosa di indefinito e irrisolto. Il problema del film comunque si concentra tutto nella mancanza di approfondimento psicologico dei due personaggi principali... cosa vogliono veraemnte e perché sembrano non saperlo nemmeno loro. Decidono di lasciarsi dopo due anni di convivenza per quella che sembra una banale lite... ma le cose trascendono e prendono una piega definitiva là dove entrambi sembrerebbero non volerlo minimamente. ma anche questo non va... e al momento in cui lui sembra aver acquisito la consapevolezza di voler cambiare e vivere accanto a lei... la separazione si consolida e tutti noi che speriamo nel lieto fine ci rimaniamo con un palmo di naso.
insomma.. se neppure più una commedia americana ci da quell'attimo di sollievo in cui almeno sullo schermo tutto va a finire bene allora tanto vale vedersi film afghani sulla condizione della donna oppressa oppure su poveri bambini cinesi che affrontano lunghi viaggi in lande desolate. ma a parte la questione di fondo qui c'è anche una certa mancanza di ritmo e una certa stanchezza che probabilmente riflette quella della coppia scoppiata. Fondamentalmente un'occasione persa, poteva essere un gioiellino nelle mani di un altro regista. Un vero peccato perché tanti particolari sono a loro modo divertenti. e vabbè...
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta