Regia di Lexi Alexander vedi scheda film
Ingiustamente espulso dall’università un ragazzo decide di stabilirsi per qualche tempo dalla sorella che si è trasferita in Inghilterra, coinvolto nel mondo del tifo iperviolento inglese, verrà stravolto e trasformato da esso. Poteva essere di più, poteva farsi amare di più dalla critica, non era il suo scopo. Questo è un film dedicato completamente al pubblico con tutti i suoi pro e i contro, coinvolgente ed estremo da un lato, quasi banale e senza troppe sperimentazioni tecniche dall’altra, divertimento assicurato. Onestà prima di tutto, tutte le pedine vengono poste ciascuna al proprio posto sviluppando poi ogni situazione e mostrando le conseguenze sul protagonista e sulle persone che gli stanno attorno. La violenza in tutte le sue forme, la violenza come sfogo, come modo per risvegliarsi emotivamente, come colla per tenere saldo un gruppo, come arma devastante che non ha limiti distruggendo non solo gli amici del protagonista ma anche la sua famiglia. Tratto indelebile di tutta la vicenda, poi, è l’inevitabile senso di coinvolgimento dal quale si è sedotti, si subisce tutto, si è gasati dalla violenza estrema per poi essere costretti a ricredersi faccia a faccia con le conseguenze a cui porta, questo però come ho già detto è un film onesto e in fin dei conti ci si rende conto che non tutto il male viene per nuocere (come poi si vedrà dal risultato che tutta la storia avrà sul protagonista). Tutto poi è amalgamato da un realismo e fa sequenze ai limiti dell’efferato e del mozzafiato.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta