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United 93

Regia di Paul Greengrass vedi scheda film

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BobtheHeat

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La recensione su United 93

di BobtheHeat
8 stelle

"United 93" e' uno di quei film che tutti dovrebbero vedere. Per poter capire qualcosa di piu' di quell'allucinante giorno di quasi 5 anni fa, 11 Settembre 2001. Ma i meriti di questo imprescindibile film, vanno anche oltre. Perche' il film, a ben guardare, ci dice molto di piu' di quel che ci racconta: il dirottamento del volo Uniited 93 diretto a Washington da San Francisco da parte di terroristi arabi e il suo successivo schianto sul suolo della Pensylvenia, a causa della ribellione diperata e rabbiosa dei suoi passeggeri. Che cosi' evitarono che un altro importante obiettivo, dopo le Torri Gemelle (ARGH !!!!!!!!!!!!!!!!) a New York e il Pentagono, venisse colpito.
"United 93" e' un film chiaramente doloroso. Un film importante e studiato nei minimi dettagli. Il lavoro di preparazione del film da parte del regista e della produzione, recuperare i vari incartamenti, analizzare i vari verbali tra le torri di controllo e i velivoli coinvolti e soprattutto parlare con i familiari delle vittime, riascoltare nei minimi dettagli le ultime telefonate dei passeggeri ai loro cari e ricostruire per quanto possibile gli ultimissimi eventi in modo credibile, dev'esser stato estremamente difficoltoso, nonche' ovviamente straziante.
Il problema e' che rappresentare poi il tutto sul grande schermo, senza cadere nelle facili trappole della retorica, sembrava quasi impossibile. Quasi, perche' il regista Paul Greengrass c'e' invece riuscito alla pefezione, costruendo un film solido, sincero e chiaramente commovente. Come? Affidandosi completamente a un cast di attori semisconosciuti e a numerosi veri operatori di volo. Ad uno stile assolutamente antihollywoodiano privo di facili sentimentalismi e dal taglio marcatamente documentaristico. Ad una sceneggiatura che cerca in ogni momento di esser il piu' possibile plausibile e che evita di addentrarsi troppe nelle psicologie dei personaggi. E servendosi di un montaggio che alterna abilmente cio' che accade sul volo a quanto avviene giu' a terra, in un crescendo di grande forza emotiva. Lucida, per una volta, anche la rappresentazione dei terroristi arabi, che il regista osserva ( li vediamo pregare e preparare gli ultimi dettagli del piano e poi passare, non senza paura, dubbi e tensione all'azione), ma non demonizza, come era invece facile fare. Greengrass intelligentemente non si pone l'obiettivo di voler chiarire ad ogni costo una vicenda che ha ancor oggi dell'impossibile. Mostra con onesta' i fatti, l'incedere degli eventi. Soprattutto l'incredulita' di una nazione di poter esser colpita direttamente al suo cuore, la sua ingenua impreparazione (inizialmente, e per troppo tempo, si era creduto a "semplici" dirottamenti) nel reagire al tragico susseguirsi degli eventi. Eloquenti sotto questo aspetto sono tutti i concitati ma alla fine inconcludenti dialoghi nella torre di controllo, con la confusione a regnare sovrana e con i militari incapaci o meglio quasi impossibilitati ad agire in un momento d'imbarazzante ed evidente vuoto di potere. E le didascalie finali, che evidenziano il ritardo con cui l'esito dei tragici eventi giunse ai vertici militari, con i primi caccia in volo a distanza siderale, da quanto purtroppo era gia' accaduto, ha un sapore quanto meno beffardo. Voto 8,5

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