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Quand j'étais chanteur

Regia di Xavier Giannoli vedi scheda film

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La recensione su Quand j'étais chanteur

di zombi
9 stelle

un film malinconico e solitario che guarda ad un mondo di plastica di vestiti luccicanti e carichi di lustrini e di karaoke minacciosi. un film visto da un palco o peggio da uno sgabello in fondo ad una sala mentre si sta consumando un pranzo. ma questo è solo la cornice, l'involucro. alain moreau ama il suo lavoro, ci campa e desidera cercarsi una casa tutta sua. lontano dalla ex moglie impresario che nel frattempo convive felicemente con un nuovo compagno. vanno tutti d'accordo. ma un giorno dal palco incontra un amico che è in compagnia con una donna bellissima. ballano, conversano, lui le sta addosso, come un falchetto alla preda e alla fine vanno a letto. ma il giorno dopo lei scappa come una ladra. è tutto un'inseguirsi il film di giannoli, dove succede tutto e ti accorgi piacevolmente che non succede nulla, ma grazie al tocco lievissimo del regista che è anche sceneggiatore, questo nulla sembra per quello che è, ossia il tutto. le persone sono tristi eppur felici. depardieu, gigante buono e capace di sensibilità inumane, de france magica biondina-maschietto conosciuto tra le grinfie sadiche e iper-violente di aya, amalric e il suo sorriso sperso, stralunato, storto e la citti che guarda al suo ex in perenne apprensione. dicevo, sono tristi eppur felici, perchè c'è di peggio. c'è dell'altro nella vita per cui intristirsi e sfrangersi dal dolore e de france lo sa. una madre che non sa essere madre, non può essere felice, ma nonostante tutto il suo sorriso lo sfoggia.... per lavoro magari, per dovere sicuro, ma ce l'ha è sempre lì.... tenace, vorace di vita e di felicità, perchè sembra sapere che tutti ne hanno diritto e a tutti spetta(o dovrebbe spettare) di riceverne un pò... un pochino, proprio quel pochino che si misura tra il pollice e l'indice come quindo si dice "un pò di vino".... un pò, così giusto per non dire di no, per non dispiacere l'altro. e il finale sembra ricordarlo, rammentarlo... un film che sembra fatto della luce e dell'atmosfera che comincia a respirarsi a fine agosto, inizio settembre. un'atmosfera che prelude all'autunno, nonostante il caldo e le belle tiepide giornate. regista e sceneggiatore, depardieu-de france, amarlic e citti in stato di grazia. 

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