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Marie Antoinette

Regia di Sofia Coppola vedi scheda film

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La recensione su Marie Antoinette

di LED34
8 stelle

Nella sua terza regia (le prime due rispettivamente sono "Il giardino delle vergini suicide" e "Lost in traslation"), Sofia Coppola continua il suo discorso personale sul mal di vivere dell'adolescenza, narrandoci la storia tristissima di Marie Antoinette regina di Francia dal 1774 al 1792. Marie Antoinia giuseppina giovanna (questo era il suo nome per intero)  nacque a Vienna, figlia di Maria Teresa D'austria e di Francesco I di Lorena, all'età di quattrodici anni per suggellare l'alleanza tra l'Austria e la Francia venne data in moglie a Luigi Augusto delfino di Francia e futuro Luigi XVI. La regista, in un bellissimo prologo, ci mostra che Il trasferimento non fù dei più piacevoli, la giovane abituata in una famiglia dove l'etichetta e l'educazione non soffocavano mai la spontaneità si trova a disagio,nella corte di Versailles, vera corte del pettegolezzo, dove le chiacchere e le dicerie sono tutto. Neanche il matrimonio andava a gonfie vele: il delfino di Francia soffre di impotenza, e le male lingue scagliano la colpa verso Marie Antoinette. Per combattere la solitudine, e la noia Marie Antoinette non fa altro che spendere denaro in continazione, in un orgia di scarpe, di feste, facendosi anche qualche amante. Intorno alla sua figura si creò così una leggenda che la vedeva come una donna frivola ed irresponsabile è questo le attirò l'ostilità della corte e l'antipatia del popolo. Al contrario di quanto si è appena detto, Marie Antoinette fu una donna forte e detrminata che seppe dimostrare sopratutto negli anni della maturità di possedere senso di responsabilità e di riflessione. La Coppola, grazie alla preziosa collaborazione della costumista Milena Canonero (due volte premio oscar per barry lyndon e momenti di gloria) autrice dei magnici costumi, premiata con l'oscar, del apparato musicale composto da gruppi come: new order, bow wow wow in voga negli anni 70 - 80, e al cast complessivo con una menzione particolare alla luminosa Kirsten Dunst, è riuscita con uno stile audace e irriverente, ad attualizzare un perido e dare dignità ad un personaggio, che tutti ne più e ne meno abbiamo studiato nei grandi libroni di storia. Il suo però non è affatto un film storico, tanto più che non si sente mai parlare di politica e la storia, la grande storia, rimane sempre al di fuori delle mura di Versailles. 

Sulla colonna sonora

originale, bellissimo commento.

Su Sofia Coppola

orignale e irriverente, dimostra di essere vera figlia di suo padre

Su Kirsten Dunst

emana luce, grande interpretazione. Chissà perche non venne nominata all'oscar ?

Su Judy Davis

perfetta.

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