Regia di Randal Kleiser vedi scheda film
Commedia musicale giovanile entrata di diritto nella storia del genere non tanto per le sue non abbondantissime qualità intrinseche come musical, ma piuttosto per aver saputo catturare alla perfezione il mondo dei liceali americani dei favolosi anni '50.
In una ipotetica top ten di musicals che sono entrati nella storia del cinema il “Grease” di Randal Kleiser credo non potrebbe proprio mancare. Non tanto per le sue qualità intrinseche, non abbondantissime e superate sicuramente da dozzine di altri titoli, ma quanto più per la sua capacità di catturare alla perfezione un frammento di società americana, quella dei liceali, nei favolosi anni '50. Davvero un gran bel film la cui vitalità è il suo punto di maggior forza, seguita a ruota da una colonna sonora fatta di canzoni talmente coinvolgenti da spingere qualche scaltro produttore a riportare il film nelle sale (nel 2011) con una versione furbetta intitolata “Grease: Sing-a-long”. Per quel che riguarda gli interpreti, Henry Winkler, il Fonzie di “Happy Days” era stata la prima scelta, ma questi declinò temendo che il proprio nome potesse finire col fossilizzarsi su un un unico ruolo ripetuto mille volte. E con il senno di poi si sarà mangiato le mani perché non è che la carriera gli abbia poi riservato grosse soddisfazioni. La scelta a quel punto ricadde su John Travolta, che fa qui un figurone, il quale insistette affinché il ruolo di protagonista femminile venisse assegnato a Olivia Newton-John, poco nota cantante australiana e per di più trentenne, cioè ben al di la dell'età del ruolo da interpretare. Da non perdere i titoli di testa.
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