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Cupo tramonto

Regia di Leo McCarey vedi scheda film

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La recensione su Cupo tramonto

di teaestefano
10 stelle

Insomma alla fine mi sono trovato fra le mani questo film che non avrei mai sperato di riuscire a vedere, a causa della sua circolazione limitatissima, nonostante il nome di McCarey: un'amica, che l'aveva trovato da uno su E-Bay, che... Indubbiamente, si può parlare proprio di capolavoro. Il tema del film è il triste destino che a volte - e sempre più spesso - hanno gli anziani in questa società interessata solo a produrre, a consumare, e a "godere". I due vecchietti del film hanno avuto cinque tra figli e figlie, dei quali non si può proprio dire che siano degli sbandati o dei mezzi criminali, nel senso comune dei termini. Quando però i due anziani coniugi si trovano senza alloggio, nessuno dei figli è veramente disposto ad accoglierli in casa. Quello che è peggio, è che li accolgono a malincuore e soprattutto separati, perché non hanno abbastanza posto... Il film è costituito dalla rappresentazione della vita dei vecchietti, separati e languenti, nella casa dei figli. I dialoghi e le situazioni tessono magistralmente la rappresentazione del loro essere di troppo: gli altri li sentono come un peso, cercano di scaricare il barile con scuse e pretesti penosi, addirittura si vergognano degli anziani genitori davanti agli amici. Le umiliazioni si susseguono per entrambi. Il vecchio, poi, lo parcheggiano su un piccolo divano anche quando ha la febbre, ma appena viene il dottore lo fanno filare di nascosto nel letto bello, perché quello non pensi male. Interessante è che tutti, specie il figlio, si rendono conto di comportarsi male e di essere degli egoisti, ma tuttavia continuano a farlo fino in fondo, soffocando i rimorsi della coscienza. La didascalia iniziale, forse con un intento attenuatorio, dice che l'incomprensione tra le generazioni è troppo grande e forse incolmabile. In realtà la lepre giace altrove secondo me. Il film è un atto di accusa contro l'egoismo e l'ingratitudine dei giovani verso i vecchi, sentimenti che non vengono affatto giustificati o attenuati. Il tramonto è proprio cupo, ed è un film pessimista, ma esso è comunque anni luce lontano da un certo cinismo e nichilismo moderni. Anzi, la parte finale è una bellissima rappresentazione di due vecchietti ancora innamorati e uniti nel profondo dopo una vita passata assieme. E poi devo anche dire che il disprezzo dei vecchi non è naturale, né generale e di tutti. Secondo me è frutto, in molti casi, di un errore fatto in buona fede dai genitori, cioè quello di viziare i propri pargoli. E' anche un ottimo film per riflettere, e che certamente meriterebbe di uscire in dvd (non oso neppure proporre che passi in televisione...), visto che, con le montagne di spazzatura che vengono pubblicate, è proprio impossibile giustificare oltre il suo occultamento. PS Pare che McCarey, quando ricevette l'Oscar per il pur bellissimo 'L'orribile verità', dello stesso anno, abbia detto "Grazie, grazie, ma dovevate premiare "Make way for tomorrow". Ricorda "Viaggio a Tokyo" di Ozu.

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