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V per Vendetta

Regia di James McTeigue vedi scheda film

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La recensione su V per Vendetta

di scandoniano
6 stelle

Nel 1600 Guy Fawkes era un rivoluzionario che intendeva assaltare il Parlamento inglese; prima di riuscirci completamente però, venne imprigionato ed impiccato. Nella Londra del 2015, le cose sono decisamente cambiate (al Governo ci sono i neonazisti, che perpetrano il lavaggio del cervello quotidianamente, attraverso sermoni pseudo-religiosi e tg pilotati). Eppure lo spirito rivoluzionario resiste: rivive in “V”, un uomo misterioso, che sfida il sistema indossando una maschera che ricorda il viso di Fawkes. Da solo contro tutti, tenta di assaltare i principali palazzi del Governo londinese, progettando entro il 5 novembre, la distruzione di Buckingham Palace. Sulla sua strada trova la bella Evey (Natalie Portman), ma anche l’organizzazione governativa che prova ad eliminare, centellinando progressivamente il motivo scatenante del suo desiderio di vendetta.
Il film è originale, senza dubbio. Ed è altresì pervaso da un clamoroso grado di surrealismo (a tratti sembra un film di Gilliam), appannato però da una prolissità ostentata, soprattutto nei dialoghi; una prolissità per di più voluta. Il film è diretto da un esordiente, promosso a primo regista dai fratelli Wachowski, dopo la gavetta fatta da assistente alla trilogia di Matrix. Ci sono molti elementi che depongono a favore del film, come il personaggio di “V”, estremamente originale, oppure come il realismo della realtà londinese, che somiglia molto a certi subdoli regimi o semi-regimi in cui attraverso la televisione si può manipolare le coscienze altrui, o quanto meno narcotizzarle. Ed altrettanto gradevole è ascoltare il forbito disquisire del protagonista, che talvolta incanta più per la sua parlantina che per la sua abilità coi coltelli. Il film è uno di quelli che va rivisto una seconda volta prima di essere giudicato; ad una prima visione appare soprattutto complicato e difficile da seguire per la modalità di narrazione talvolta non lineare.

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