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Wallace & Gromit - La maledizione del coniglio mannaro

Regia di Steve Box, Nick Park vedi scheda film

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La recensione su Wallace & Gromit - La maledizione del coniglio mannaro

di BobtheHeat
8 stelle

Ad alcuni anni di distanza, i creatori del brillante “Galline in fuga” giocano sul sicuro e tornano sul grande schermo con un buddy-movie, sempre nell’artigianale stop motion, che vede come protagonista la celebre coppia di pupazzi di plastilina con la quale avevano conquistato premi e notorieta’, formata dal geniale inventore Wallace e dal suo pragmatico ed intelligentissimo (…per favore per una volta non definiamolo “fedele”…) cane muto Gromit.
In questa nuova bizzarra avventura dovranno cercare di proteggere le preziose verdure di tutto un fantasioso paesino, alla vigilia dell’annuale fiera dell’ortaggio gigante, da decine e decine di conigli che infestano la zona. Purtroppo per loro, all’improvviso, spuntera’ dal nulla anche un misterioso e gigantesco “coniglio mannaro”, che di notte semina il terrore divorando tutto cio’ che gli capita a portata di “palettoni”.
Wallace & Gromit: la maledizione del coniglio mannaro” piacera’ nonostante l’apparente semplicita’ della sua storia, piu’ agli adulti che ai bambini.
Ricco di intelligenti citazioni, che vanno ad esempio da Frankenstein sino a King Kong, immerso in atmosfere quasi horror, alimentato da un buon ritmo e da un intelligente umorismo surreale di stampo british, riuscito anche nella definizione dei caratteri di contorno, e’ sicuramente un gran bel film.
Le scene da ricordare sono molte e tra queste meritano senza dubbio una segnalazione quella in cui i nostri catturano, grazie all’ingegnoso super aspiratore “Vortex 2000” un’ enorme quantita’ di stupefatti piccoli e deliziosi coniglietti e soprattutto quella divertentissima nel finale dell’inseguimento canino con gli aeroplanini delle giostre, che pero’ sul più bello si fermano, cosi’ che, per far continuare il duello, a Gromit non resta che inserire pazientemente altre monetine. Un momento indimenticabile.
Ma pur riconoscendone i suoi meriti, la sua tecnica formidabile, l’Academy ha peccato in generosita’ premiandolo con l’Oscar ai danni del magnifico “La sposa cadavere”. Perche’ tra i due, senza alcun dubbio, il vero capolavoro e’ il poetico film di Tim Burton.

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