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I giustizieri del West

Regia di Kirk Douglas vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su I giustizieri del West

di axe
6 stelle

Howard Nightingale è un uomo d'azione con ambizioni politiche. Desidera, infatti, essere eletto senatore in rappresentanza dello stato del Texas; quale migliore occasione, per rilanciare la propria immagine, se non sfruttare il proprio ruolo di sceriffo federale al fine di arrestare il rapinatore Jack Strawhorn, già in fuga e braccato ? Grazie all'aiuto della sua squadra di aiutanti, da lui scelti ed addestrati, riesce nell'intento; Nightingale può esibire la "preda" di fronte agli abitanti di una cittadina teatro dell'ultimo crimine di Strawhorn, ma il bandito riesce a liberarsi durante il successivo trasporto in treno; prende in ostaggio Nightingale e con lui fa ritorno proprio nella cittadina. Un discreto western, diretto e ben interpretato da Kirk Douglas. L'attore statunitense è in scena nel ruolo di Howard Nightingale. Uomo non più giovane, calcolatore, assetato di successo, ha compreso che gli "anni ruggenti" della conquista del West sono terminati; prosperità e potere non si conquistano con le armi da fuoco, ma con l'esercizio della politica, quale strumento d'influenza sugli operatori economici - qui rappresentati dall'impresa ferroviaria - e pertanto medita di appendere le pistole al chiodo, dare il benservito alla squadra di uomini che l'ha sostenuto, trasferirsi a Washington quale senatore in carica. Per captare il favore degli elettori, impegna ogni risorsa disponibile nella cattura di Jack Strawhorn, un ladrone "all'antica". Fa strage di un manipolo di improbabili complici, acciuffa il bandito e lo traduce in cella, dando massima visibilità all'evento. Strawhorn, compresa l'importanza dell'"apparire", rende a Nightingale pan per focaccia. Riuscito a fuggire dal treno che lo conduce altrove, non sfrutta la ritrovata libertà per dileguarsi, bensì per rapire Nightingale ed infliggergli un'umiliazione in grado di compromettere per sempre le sue ambizioni politiche. Lo spavaldo bandito lo riporta, ammanettato, nella cittadina che precedentemente aveva assistito al suo trionfo; un "buon bocconcino" per un giornalista locale, tenace oppositore di Howard. Dal canto suo, Nightingale confida nelle capacità dei suoi uomini, i quali giungono in paese con l'intento di liberarlo. Tale fiducia è però mal riposta. La sua squadra è stata istruita non solo nell'uso delle armi e nell'attività di cacciare fuggitivi, ma anche nell'opportunismo; Strawhorn li manovra affinchè si schierino contro i cittadini, ne prelevino il denaro, ed infine cambino bandiera; del resto, nel "nuovo mondo" che si prospetta, per semplice manovalanza armata quali essi sono, Nightingale non aveva riservato una buona posizione. Jack Strawhorn è interpretato da Bruce Dern. Quello che inizialmente appare come uno spietato bandito, si mostra, in realtà, un personaggio non completamente negativo. E' un figlio del periodo appena conclusosi, durante il quale gli interessi si difendevano prioritariamente con le armi. Secondo le dinamiche dell'epoca, si deve uccidere per non essere uccisi, nell'immediato o, poco dopo, da un boia. Jack è un personaggio che, infine, riscuote molta simpatia; certamente più di Nightingale, il quale ... andò per suonare e fu suonato ! Il ritmo della narrazione non è sostenuto, non scorre molto sangue e l'azione scarseggia. Ma la tensione, nella seconda parte del film, non manca. Il singolare confronto tra Nightingale e Strawhorn -  il futuro contro il passato - tiene con il fiato sospeso e si risolve a favore di quest'ultimo. Una buona colonna sonora di Maurice Jarre accompagna questo discreto western, da tener presente non per la vivacità e le ambientazioni, bensì per tematiche trattate e concetti espressi, nei quali è in parte ravvisabile la "dottrina" del grande Sam Peckinpah.

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