Regia di Joe Wright vedi scheda film
Garbata trasposizione moderna del classico di Jane Austen, autrice che ancora strabilia per la modernità del suo linguaggio, soprattutto se si pensa che i suoi libri hanno qualcosa come due secoli, eppure sembrano-quanto a schemi narrativi e personaggi- commedie contemporanee(più di una trasposizione a film dei romanzi della Austen ha mantenuto praticamente inalterati struttura e dialoghi).
La regia di Wright, pur non possedendo forza o carattere, è comunque delicata, ed a tratti convincente(una delle scene migliori è quella del ballo in cui Darcy ed Elisabeth si ritrovano isolati, l'uno davanti all'altro, in mezzo alla folla), per quanto l'ironia pungente della Austen vada persa, e molti dei personaggi vengano tratteggiati con la "scure dello stereotipo".
A convincere è soprattutto la storia d'amore tra Darcy e la giovane Bennett, che a dispetto dell'apparenza romantica della vicenda, ha comunque la profondità sufficiente da comunicarci che l'amore non è una fiaba di sguardi, passione a prima vista o sdolcinatezze fasulle, quanto un reciproco migliorarsi, una crescita l'uno per l'altra(sia Darcy che Elisabeth cambiano per il reciproco affetto, ed in meglio).
La confezione, forse, un po' patinata, convince di meno(anche se la musica è davvero ispirata).
Bravi gli attori, e davvero convincente il feeling tra la Knightley(mai così bella, fresca e luminosa) e MacFadyen(ascoltate almeno qualche battuta in originale, ha una voce stupenda), il cui gioco di sguardi e gesti trasuda passione trattenuta ed attrazione in modo così convincente da far pensare ad una reale intesa tra i due.
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