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Gioventù, amore e rabbia

Regia di Tony Richardson vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Gioventù, amore e rabbia

di ethan
7 stelle

Colin Smith (Tom Courtenay), ruba dei soldi da un negozio di un fornaio e, una volta scoperto, viene inviato in riformatorio, dove il responsabile della struttura (Michael Redgrave), Ruxton, riconosce in lui un innato talento da corridore fondista e punta a vincere l'annuale corsa campestre, ma il ribellismo del ragazzo avrà la meglio su tutto.

'The Loneliness of the Long Distance Runner', diretto da Tony Richardson nel 1962 e tratto dal racconto breve di Alan Sillitoe, che l'ha anche sceneggiato per lo schermo, che in italiano si trasforma 'magicamente' nel banale ed anonimo 'Gioventù, amore e rabbia' - un altro dei titoli chiave del Free Cinema inglese, esploso tra la fine degli anni '50 ed esauritosi nel giro di pochi anni, lasciando però un'impronta indelebile nella storia del cinema non soltanto di Oltremanica ma inteso nel complesso - a mio avviso appare inferiore ad altri da me recentemente visti, uno su tutti 'Sabato sera, domenica mattina' di Karel Reisz, poiché, pur trattando temi identici - la ribellione degli appartenenti alla classe operaia a quelli che ai tempi venivano chiamati i padroni, una sorta di insofferenza nei confronti di qualsivoglia istituzione, l'insoddisfazione nella quotidianità vissuta senza particolari sussulti emotivi e il bisogno di evadere, che porta al compimento di atti contrari alla legge - e usando tecniche di rottura, come le accelerazioni disseminate in più punti del film, e una struttura narrativa a flashback, zoppicante nella prima parte, più sciolta nella seconda, culminante nella sequenza decisiva della corsa immersa nelle campagne inglesi, trasmette un'impressione datata, specie nella schematica contrapposizione classista, con il ribelle Colin da una parte e, di volta in volta, i rappresentanti del potere istituzionalizzato dall'altra.

Il soggetto, pur tratto da fonte romanzesca, ha delle chiare assonanze, come giustamente evidenziato da altri, con 'I quattrocento colpi', con il protagonista Colin che pare un Antoine Doinel un po' cresciuto e contemporaneamente un antenato del ben più distruttivo e iconoclasta Alex di 'Arancia meccanica' di kubrickiana memoria.

Eccezionali i due interpreti principali, Tom Courtenay nel ruolo del maratoneta ribelle e Michael Redgrave nei panni del severo rettore del Riformatorio.

In ogni caso un titolo imprescindibile, 'preparatorio' di quel capolavoro di ironia che Tony Richardson dirigerà l'anno successivo, ossia 'Tom Jones'.

Come per gli altri film di tale periodo ed appartenenza, 'insidiosa' la dizione di tutti gli attori.

Voto: 7,5 (v.o.s.).

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