Regia di Liliana Cavani vedi scheda film
Buona ed asciutta la regia che si limita a raccontare una vicenda storica così come ci è stata tramandata dai testi. Gli attori si fanno il loro senza eccessi e se un particolare pregio c'è, sta nella capacità della regista di far risaltare la figura di Galileo per la sua capacità di adattamento evidenziando il contrasto con il comportamento della Chiesa, attraverso la figura del contemporaneo Giordano Bruno. Appare evidente come la questione religiosa sia riconducibile ad un problema dialettico, ovviamente visto che quello che viene messo in discussione è proprio il Verbo. La vicenda finisce per appassionare come una vertenza legale ingaggiata a suon di cavilli, l'esito del processo è noto a tutti.
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