Regia di Liliana Cavani vedi scheda film
Di gran lunga il film migliore della Cavani. Geniale la scelta di girare le scene "in economia" (in un film che non era certo a basso costo, visto il cast), nei luoghi reali e con costumi semplici per i personaggi pensanti (Galileo, Bruno, Sagredo), ridicolmente sfarzosi e falsi per i sostenitori dell'autorità (prima i professori poi e soprattutto il papa e i cardinali, con abuso di panneggio libero e cartapesta). Anche nei discorsi vale la stessa contrapposizione: le parole degli scienziati sono essenziali e "attuali", quelle dei tradizionalisti complicate e formali. La figura di Galileo è tutt'altro che eroica; del resto agli autori interessa non tanto esaltare o criticare la rivoluzione scientifica, ma mostrare l'inesorabile ingranaggio della repressione che si abbatte tragicamente contro chiunque ponga la ragione al di sopra dell'autorità. Ci riescono benissimo e con grande efficacia.
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