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Lady Henderson presenta

Regia di Stephen Frears vedi scheda film

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La recensione su Lady Henderson presenta

di ROTOTOM
6 stelle

Innocua commediola inglese stile anni '40 tratta da una storia vera accaduta nella puritana Inghilterra alla vigilia della 2° guerra mondiale. Una annoiata quanto ricca neo-vedova della buonissima e snob società inglese, non sapendo come impiegare l'abbondante tempo e denaro che il fu-poco compianto marito le lascia alla sua dipartita, decide di rilevare un decrepito cinema, trasformandolo con l'aiuto di un deciso direttore artistico, in un teatro per spettacoli musicali. Dopo un primo incoraggiante inizio il repentino calo di spettatori e quindi di introiti costringe i due protagonisti a virare sul pruriginoso, facendo spogliare le attrici e sfidando apertamente le rigide regole censorie della società britannica ancora intrisa di quell'ipocrita puritanesimo di stampo vittoriano. La commedia agrodolce si gioca tutta quanta sui duetti verbali di Judi Dench, bravissima e di Bob Hoskins, bravissimo che tengono insieme uno script di ferro nella prima parte del film, salvo poi perdersi in melò ammantato di dramma nella seconda e più confusa parte. D'altronde il testo è in mano a uno dei più quotati non-registi per eccellenza, Stephen Frears sempre abile nel non fornire alla storia alcun guizzo, alcuna personalità autoriale limitandosi a seguire i suoi attori in quello che fanno, finchè lo fanno bene, fornendo una valida scusa per esistere alla scrittura del film, fino a che funziona ma perdendo, come sempre del resto e prevedibilmente, ritmo e direzione nel momento in cui la sceneggiatura si dimostra meno solida. Oltre ai due già citati mattatori infatti la caratterizzazione di tutti gli altri personaggi è risibile se non ridotti a macchietta furbetta ad uso "spalla" per i più quotati protagonisti. Will "guest star" Young, dopo aver violentato "Ligth my fire" dei Doors, si presenta sul palco in veste di attore ma non lascia il segno. La pessima fotografia, che avrebbe dovuto essere il pezzo forte del film, visto il tema, non aiuta tra l'altro a risollevare le sezioni dello spettacolo sul palcoscenico del teatro, che non rimangono in mente ne' per la bellezza delle scenografia, ne' per le canzoni, decisamente anonime. La leggerezza della pellicola è tale da farsi vedere senza farsi notare, si ride delle battutine velenose della protagonista e del suo antagonista, realmente ispirati e assolutamente a loro agio nei rispettivi ruoli ma è tutto lì, senza colpo ferire, un film asettico e didascalico nel suo complesso che non riesce a coinvolgere lo spettatore lasciando l'impressione di un' occasione mancata, un retrogusto insipido di qualcosa che poteva essere e non è stato.

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