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Saw II. La soluzione dell'enigma

Regia di Darren Lynn Bousman vedi scheda film

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La recensione su Saw II. La soluzione dell'enigma

di gabriargento
4 stelle

Quale modo migliore di iniziare il nuovo anno cinematografico con una bella e cocente delusione? Eh sì, perchè se il primo "Saw" era stato molto criticato -ma a dir la verità, con le sue imperfezioni, era un bel film, tesissimo e avvicente- dovrebbe essere al più presto rivalutato da tutti coloro che l'hanno odiato dopo aver visto il sequel... Il film parte bene, molto bene, con una bella sequenza tesa e giustamente "forte" che riprendeva le atmosfere del primo capitolo: un uomo per salvarsi da un terribile marchingegno (citazione da "La maschera del demonio" di Bava) deve trovare una chiave che è nient'altro che... dietro al suo occhio! Dopo questo "prologo" inizia la pellicola, che arriva alla conclusione del primo tempo trascinandosi dialoghi banali, protagonisti (non più due imprigionati, ma ben otto) antipaticissimi, e una figura banale come quella del padre/poliziotto che è trascurato dal figlio, che ovviamente si trova fra gli otto imrpigionati. Unica novità: il nostro Jigsaw si vede sin da subito, e si trova faccia a faccia con la polizia che ha trovato il suo nascondiglio, ma che non può fare nulla perchè le sorti dei poveri otto sono ancora in mano all'assassino. Altra novità: non c'è suspance. Già, perchè se la prima sequenza era bella e si fa ricordare, il primo tempo si muove tra situazioni che non fanno nè sobbalzare sulla sedia (a parte le due citazioni argentiane: di nuovo il pupazzo da "Profondo rosso", poi la pistola dietro lo spioncino della porta da "Opera") nè creano una giusta tensione, e la morte nella fornace è imbarazzante. E poi il secondo tempo: doveva esserci una svolta nella vicenda, morti atroci e colpi di scena ben assestati per guadagnarsi l'attenzione dei fan del genere. Giusto un paio di sequenze (la fossa con le siringhe, le lastre di vetro che tagliano le braccia ad una dei prigionieri che vuole prendere l'antidoto contro il gas nocivo che ha respirato come gli altri fino a quel momento) e poi il nulla. Niente tensione, niente paura, poco gore per i fan del genere (anche se gli stomaci davvero deboli potrebbero non gradire), ma soprattutto colpi di scena davvero sconfortanti: che ci fosse qualcuno di losco fra gli otto poveri cristi era chiaro sin da agosto o giù di lì, quando la notizia del sequel era stata confermata, ma man mano che la storia prosegue e che gli indizi si accumulano è impossibile non indovinare il 90% delle situazioni. Lo dico col cuore in mano: una vera, pazzesca, tristissima delusione. Da "Saw 2", visto il primo, ci si doveva aspettare splatter quasi gratuito, situazioni da far voltare lo sguardo dall'altra parte dello schermo, tensione pura, un colpo di scena che valesse davvero quello del primo capitolo (secondo chi scrive davvero geniale). E invece, quando i sopravvissuti si ritrovano magicamente nel "set" del primo massacro e uno di loro, per motivi che non sto a dirvi ma che non farete fatica ad indovinare se guarderete il film, inizia a tagliarsi la pelle dietro al collo, neppure questa scena regge il confronto con la terribile e sofferta amputazione del piede del capostipite. E la sequenza finale (con colpo di scena prevedibile), che ricalca quella del primo, non provoca nessun brivido lungo la schiena. Lo stile dell'esordiente Bousman, poi, è molto più videoclipparo di quello di Wan (che comunque aveva qualcosa di affascinante), e alla lunga rischia di irritare. E il "moralismo cattivo" dell'Enigmista è ancora più forte che nel primo capitolo, ma sa ormai di risaputo, di già sentito: e le sue trappole erano molto più cattive e crudeli una volta, e forse è la stessa idea di mettere otto persone chiuse assieme nello stesso posto a diventare paradossalmente l'idea perdente del film. Sono veramente deluso: speriamo che il sangue, la tensione (quella vera) e i colpi di scena (quelli che ti lasciano a bocca aperta) tornino in "Saw 3". Perchè il secondo sequel si farà, è chiaro in questa pellicola ed è stato confermato... Voto: 4,5

Sulla colonna sonora

Suggestiva, come nel primo capitolo.

Cosa cambierei

A questo punto cambierei l'idea di base, o farei con la stessa idea un film molto più cattivo. Cambierei la regia, cambierei i colpi di scena, cambierei i protagonisti.

Su Dina Meyer

Carina, fa la sua parte, non brilla.

Su Glenn Plummer

Anche lui fa la sua parte, ma non brilla.

Su Franky G

Antipaticissimo, una macchietta mal riuscita.

Su Tobin Bell

Ha una faccia inquietante, giusta per l'Enigmista. Ma l'aura inquietante che aveva nel primo (non si vedeva sino alla fine) svanisce...

Su Shawnee Smith

Mah, insomma: nel primo aveva una piccola parte di forte impatto (grande sequenza la sua), qui fa un po' la dura e niente più. Anche lei antipatica.

Su Donnie Wahlberg

Personaggio banale, il poliziotto con vita sofferta, moglie bastarda e figlio/teppistello che non lo vuole più. Convince poco.

Su Darren Lynn Bousman

Che delusione! Veramente videoclipparo, molto più di Wan. Azzecca qualche scena, altre sono imbarazzanti, e la tensione è inesistente. Che tristezza...

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