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Il giorno dei lunghi fucili

Regia di Don Medford vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Il giorno dei lunghi fucili

di axe
7 stelle

Melissa, giovane moglie di Brandt Ruger, un ricco ranchero, è rapita, poichè creduta una maestra, dal bandito Frank, il quale ha bisogno di una persona che gli insegni a leggere e scrivere. Mentre tra Melissa e Frank, a capo di una disunita banda in perenne movimento, nasce l'amore, Ruger, ricevuta la notizia del rapimento mentre è impegnato in una battuta di caccia insieme ad alcuni amici, si mette sulle tracce dei fuorilegge, deciso ad eliminarli con l'utilizzo di speciali fucili dotati di un potente cannocchiale. Un western duro e crudo, di produzione statunitense, diretto da Don Medford, il quale porta in scena personaggi di notevole spessore tragico, destinandoli indistintamente ad un'amara sconfitta. Al centro del racconto è il personaggio di Melissa, una donna che vediamo, ad inizio film, benchè rassegnata vittima delle perversioni del marito, allineata ad un ruolo che la società americana di fine '800 le impone, quella di brava padrona di casa ed "addetta" alla cultura, funzioni che il coniuge, troppo impegnato negli affari e nelle cose "da uomini" non può svolgere. Il rapimento è per lei un tremendo shock; improvvisamente vede minacciata la propria integrità fisica; sviluppa una sorta di "sindrome di Stoccolma" nei confronti di Frank, che le garantisce protezione dai tentativi di aggressione dei rozzi membri della banda; uno stato sentimentale che non muta anche in seguito alla violenza che l'uomo le usa, e si evolve gradualmente prima in attrazione e poi consapevole amore. Ella, dalla tempra assai forte, è infine assolutamente fedele a quell'uomo il quale le offre tenerezza, protezione, ed una nuova prospettiva di vita. Frank, a capo di una banda di desperados in viaggio senza uno scopo, ne' meta, braccata da sceriffi o altri personaggi animati da cattive intenzioni nei loro confronti, è un uomo votato all'azione, ma equilibrato e dotato di una morale condivisibile. Ora ingenuo - come l'idea di rapire una donna che crede una maestra per farsi insegnare a leggere e scrivere - ora istintivo - prende con la forza Melissa - ora protettivo, non solo verso la donna, ma anche per i compagni - dedica molta cura ad uno di loro, Doc, suo unico vero amico - conquista la "moglie di Ruger Brandt" grazie alla sua umanità, offrendole una nuova, benchè irrealizzabile, prospettiva di vita. Ruger, dal canto suo, è un uomo tanto pragmatico nella gestione dei propri affari quanto disturbato nel privato; considera la giovane moglie una sua proprietà, una sorta d'investimento sul quale conta per dar lustro all'"azienda", ma può rivelarsi fallimentare proprio in conseguenza del rapimento. Teme, infatti, che Melissa , previo pagamento di un riscatto, torni da lui incinta, e che sia costretto a mantenere il figlio di un qualche bandito. Brandt si rivela, inoltre, un sadico; il suo delirio di onnipotenza lo porta a trarre piacere dalla sofferenza altrui. I suoi goderecci compagni sono disposti a seguirlo solo fino ad un certo punto. E' la sua ossessione per Melissa, un essere umano sfuggito al suo controllo, a perderlo; distrugge e si autodistrugge, in un fosco e sanguinoso epilogo. Gli elementi tipici del genere western sono tutti presenti, anche se molti di essi rimangono sullo sfondo. In primo piano è invece lo scontro tra personaggi appartenenti a "mondi" contrapposti (il passato destinato alla scomparsa è rappresentato da Frank, braccato e malvisto; lo sgradevole presente da Ruger, simbolo d'ipocrisia e decadenza borghese) in linea con le idee del regista Sam Peckinpah, al quale Don Medford sembra essersi ispirato, anche nello stile. E' frequente l'uso del ralenti; in molti frangenti le sequenze sono frammentate, si alternano freneticamente, con nervosismo; Qua e là si nota l'uso di simboli (esempio, nelle sequenze iniziali è proposto un confronto tra un animale d'allevamento sgozzato e Melissa, presa con violenza da Ruger, entrambe "vittime sacrificali", l'animale per necessità, la donna per diletto). Il ritmo non è sostenuto. La prima parte racconta la nascita del sentimento tra Melissa e Frank; prevalgono qui i toni leggeri. Ben più cupa e carica di tensione è la seconda parte. Il gruppo di fuoco di Ruger inizia a braccare spietatamente i componenti della banda di Frank prendendoli di mira con micidiali fucili da caccia. Frank è interpretato da Oliver Reed; Melissa dalla solo apparentemente "eterea" Candice Bergen. Gene Hackman è il degenerato Brandt Ruger. Buona colonna sonora di Riz Ortolani. Un western sanguinario, cupo per immagini e situazioni, avvincente, in virtù dell'intensità delle passioni in contrasto tra loro. Don Medford rielabora con efficacia temi e tecniche cari al contemporaneo maestro Sam Peckinpah.

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