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Gioco al massacro

Regia di Damiano Damiani vedi scheda film

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La recensione su Gioco al massacro

di mm40
4 stelle

Clem e Theo sono due amici, entrambi registi. La donna del primo si è messa con il secondo non appena quest'ultimo ha avuto successo; il primo è andato in depressione e ha cominciato a sviluppare rancore. Così Theo propone una sfida-sfogo: ciascuno dirigerà un film sulla vita dell'altro.

 

Gioco al massacro è uno degli ultimi lavori cinematografici di Damiano Damiani, sempre più spesso coinvolto in produzioni del piccolo schermo dopo i successi de La piovra (1984). Ed è anche uno dei film meno noti e a torto: non un capolavoro, certamente, ma un'opera complessa e ironica, una riflessione non del tutto scontata sul mondo della settima arte e sulle sue spesso effimere lusinghe. Soldi, successo e donne sono finiti in abbondanza a Theo, mentre Clem è rimasto sempre un passo indietro: lo spirito rabbioso di rivincita con cui il secondo si approccia a raccontare - appunto in un film - la vita del primo è del tutto comprensibile, mentre sembra puro accanimento il velato sarcasmo con cui il primo racconta sulla scena il secondo. Come a dire che nell'ambiente dello spettacolo nessuno si salva, vincitori e vinti, tutti legati dagli stessi difetti (innanzitutto un esasperato egocentrismo) e da ben pochi pregi, i vincitori soltanto un po' più fortunati dei vinti. Accoppiata di interpreti d'eccezione al centro della pellicola: Elliott Gould e Tomas Milian, con parti laterali femminili - le donne non fanno una gran figura nella storia, va detto chiaramente - riservate a Nathalie Baye ed Eva Robins, che anche in questa occasione dimostra di essere una delle attrici più sottovalutate del nostro cinema; ruolino anche per Galeazzo Benti. L'origine teatrale del soggetto non si percepisce in maniera netta: buono il lavoro di sceneggiatura, quindi, che ha visto coinvolti il regista e Raffaele La Capria; non al suo meglio invece il pur apprezzabile contributo di Riz Ortolani (notoriamente capace di ottime cose) per la colonna sonora. 4,5/10.

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