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The Descent. Discesa nelle tenebre

Regia di Neil Marshall vedi scheda film

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La recensione su The Descent. Discesa nelle tenebre

di EightAndHalf
8 stelle

Diciamocelo, partiamo sempre prevenuti per gli horror di questa nuova generazione. Sempre la stessa cosa, ripetiamo, e giustamente, il più delle volte. Eppure stavolta è diverso, non solo perché è un film che finalmente fa paura, ma anche perché dietro non ci sono soltanto le intenzioni commerciali e la voglia di attirare spettatori nelle sale, ma perché Marshall è un gran maestro, e fatta ecezione per pochissimi personaggi di contorno, tutto il film è percorso da uno scavo psicologico veramente eccezionale, che riprende paura, spavento, angoscia, così come in ogni horror dovrebbe essere, sentimenti crescenti in un climax realmente distruttivo, che viviamo noi e le protagoniste.
Il cast è completamente al femminile, e questo non perché le vergini e le donne in genere sono sempre le vittime prelibate di registi e dei mostri che si inventano, ma perché le donne di questo film vengono amate ed odiate, e affrontano le difficoltà e la legge del più forte, che nella situazione estrema in cui si ritrovano si viene a insidiare, con un'audacia e un coraggio normalmente, per conformismo, affidate a uomini. In realtà abbiamo dei precedenti, da "Halloween" al più recente "Scream", ma mai di questo tipo, mai del tutto androgine ma straordinariamente forti. Le dinamiche che le muovono nelle loro azioni non sono mai forzate né del tutto banali, e sorreggono una storia che tiene a giusta distanza qualunque tipo di spiegazione razionale per l'esplosione di irrazionale paura che a metà film prende il sopravvento senza tregua, con molti spaventi genuini e un finale da brividi, uno sberleffo di quelli che non si vedevano da "La donna del ritratto", e per di più assolutamente coerente con certe trovate narrative all'inizio del film. 
E' strano a dirsi, ma il seguito, mai uscito in Italia e osteggiato da tutti, non è poi così male, anzi, probabilmente è bello quanto il primo, anche se spiega più cose: riserva la stessa quantità di spaventi, la stessa gamma di personaggi ammirevoli e odiosi, alcuni effettacci gore per gli appassionati, una riapparizione inverosimile ma coerente al genere horror e un finale altrettanto da brividi, che può anche far riflettere.

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