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Violenza ad una vergine nella terra dei morti viventi

Regia di Jean Rollin vedi scheda film

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La recensione su Violenza ad una vergine nella terra dei morti viventi

di Lina
4 stelle

Mah... a parte il fatto che il titolo italiano è stupido ed eccessivo, (il titolo originale invece almeno è più sensato: "Il brivido dei vampiri"), purtroppo sono sempre più convinta che gli horror francesi basati sulla tematica del vampirismo, siano per la maggior parte ridicoli, pretenziosi e di serie B (ne ho visti diversi e nessuno finora mi è sembrato decente).

In questo caso siamo di fronte ad un film davvero melenso in cui i personaggi sono a malapena caratterizzati e la cui sceneggiatura è troppo debole e sconclusionata per dare la giusta dose d'effetto alla sua trama che dunque si rivela assai esile, banale e priva di idee.

Gli unici protagonisti che si salvano un po' dal risultare insipidi, sono i due cugini vampiri che risultano vagamente simpatici ed Isolde, la mortifera vampira che si rende suggestiva comparendo spesso all'improvviso ed uscendo a mezzanotte dall'orologio a pendolo, ma gli altri personaggi risultano freddi, poco interessanti ed inespressivi, soprattutto la protagonista principale Isa è insipida e monotona in tutto quello che fa e dice.

Accattivanti ed affascinanti invece perlomeno si rivelano le lugubri ambientazioni in fondo d'obbligo in film di questo genere (il castello diroccato, i sotterranei, il cimitero d'epoca vittoriana e le cripte), ma tutto il resto è davvero poca cosa poichè non trasmette nulla e non riesce a dare alcuna emozione di nessun genere. Di fatti scarseggia sotto il profilo emozionale tradendo una totale assenza di pathos e sovrabbondando di retorica ed offre rarissimi momenti di tensione concentrandosi più che altro su dialoghi trascurabili e sciocchi e su insulse e superflue sequenze di attrazioni ed amori saffici.

Gli intrighi e le varie situazioni non riescono quasi mai a coinvolgere, nonostante si svolgano in uno scenario tutto sommato suggestivo. Come horror dunque ha molta poca sostanza e poca essenza e consistenza e le classiche circostanze che ha come soggetto, si rivelano tanto fumo e niente arrosto.

 

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