La recensione su Initial D

Initial D è un film del 2005;  si tratta dell'adattamento cinematografico del famoso e omonimo manga (poi anime) di corse automobilistiche creato da Shigeno Shuichi; le aspettative erano altissime visto soprattutto i nomi dietro la macchina da presa ossia i creatori di Infernal Affairs: regia Alan Mark, Andrew Lau e Felix Chong si è occupato della sceneggiatura; detto questo il film pur avendo ottenuto un succeso incredibile in Asia non ha rispettato le attese e adesso cerchiamo di capire il perchè.

Sinossi: Takumi Fujiwara (Jay Chow) è il classico bravo ragazzo, dopo scuola lavora nell'autofficina di un amico e di sera aiuta il padre a consegnare casse di tofu inoltre Takumi è un grande appassonato d'auto ed un giorno......

L'inizio del film non è assolutamente dei più incoraggianti soprattutto nel vedere recitare il cast quasi interamente cinese come se fosse giapponese, detto questo l'ambientazione nipponica permane (gli sponsor, le auto e ovviamente i personaggi).

Si capisce benissimo che Initial D è un prodotto pre-confezionato destinato un target specifico ossia i cosiddetti "giovani-adulti" e lo dimostra la composizione del cast.

Tra i protagonisti troviamo l'esordiente Jay Chow, cantante e "attore" taiwanese messo lì solo per le ragazzine però almeno il suo volto stralunato fa simpatia; stesso discorso per Edison Chen, Shawn Yue e Chapman To.

Fortunatamente questi tre si comportano decisamente meglio nonostante il personaggio di To incarna tutti i clichè del mondo (classico ragazzo sfigato, buono a nulla ma alla fine dei conti dal cuore d'oro).

Detto questo i creatori di Infernal Affairs sono molto furbi e per non sbagliare hanno ingaggiato alcune vecchie glorie del cinema di Hong Kong ed in testa troviamo il sempre verde Anthony Wong; come al solito Wong non sbaglia un colpo e i momenti migliori sono senza ombra di dubbio i suoi e lo dimostrano sia il Golden Horse Award come migliore attore non portagonista (clamorosamente anche il giovane Jay Chou ha vinto il premio come Best New Performance) sia l'Hong Kong Award sempre come miglior attore protagonista (anche in questo caso Jay si è portato a casa il premio come Best New Performance); oltre a Wong troviamo Jordan Chan che interpretata un membro del temibile team dei night kids.

Complessivamente il lavoro di Alan Mark e Andrew Lau non è spregievole, anzì si intuisce subito il loro talento.

Bella la fotografia inoltre le corse in auto sono alquanto realistiche quindi il film si distacca ad esempio dallo stile roboante di Fast and Furious e si colloca più su quello del futuro Motorway di Pou-Soi Cheang (Motorway è prodotto infinitamente superiore, detto questo ritroviamo Shawn Yue e l'immarcescibile Antony Wong) .

Egregia la regia dei due veterani: soggettiva del pilota che punta dritto l'asfalto, split screen, dettaglii e particolare, primissimi piani su gli occhi sono imprescindibili durante i vari duelli su quattro ruote; inoltre si segnala un utilizzo dello specchio con funzione "spia" alquanto suggestivo. Sfortunatamente però le varie corse si somigliao troppo, infatti ritroveremo sempre i soliti sorpassi su quelle due/tre curve del monte Akina.

Piccola curiosità: inizialmente il film doveva essere diretto dal maestro Tsui Hark.

Conludendo Initial D è il classico blockbuster made in Hong Kong realizzato per un pubblico ben selezionato quindi troverete i soliti difetti del caso detto questo il progetto è "guidato" da nomi di primo piano che garantiscono sempre un minimo di qualità artistica.

Film complessivamente godibile.