Espandi menu
cerca
Getaway!

Regia di Sam Peckinpah vedi scheda film

Recensioni

L'autore

GIMON 82

GIMON 82

Iscritto dal 7 marzo 2012 Vai al suo profilo
  • Seguaci 108
  • Post -
  • Recensioni 466
  • Playlist 23
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Getaway!

di GIMON 82
10 stelle

Mi piacerebbe pensare ad un mondo parallelo.....
Ad un angolo di California o Texas non visibile ai "comuni mortali".
Ad una veranda "rottamabile" o ad una terrazza qualunque.
E a due anziani.Seduti sulla veranda o il terrazzo,a bere whisky o drink,un ottantatrenne e un ottantottenne,si chiamano Sam e Steve.
Hanno il viso solcato di rughe,avventure,sventure ed eccessi.
Sono due di quelli che ogni giovane sognava di diventare.
"Oggi" sono li a chiacchierare.Parlano di vita,amori,puttane,gioie,dolori,sbronze e motori.Ridono e si fanno un baffo,della vita di oggi,della hollywood odierna,di vip patinati e liftati,cinquantenni che sembrano trentenni e di registi commerciali.Se la ridono,sghignazzando in barba all'eta'......
La hollywood loro non c'è piu', non rimane che sorridere di vip imberbi e nevrotici,di film commerciali.E' rimasto solo un turbinio di foto e pellicole,a ricordare la loro "eta'" d'oro.
I vecchietti terribili,sono li' coi loro occhi cerulei,i capelli canuti,a starnutire o tossire,magari fumando un sigaro,fottendosene di salute e dottori......
Tanto la "vita è correre,tutto il resto è attesa"......
Lo diceva il vecchio Steve,mica uno qualunque......
Sospireranno di nostalgia i vecchi Sam e Steve,dei tempi di sodalizi d'oro,di film come GETAWAY!
Sam alla cinepresa,Steve a dettare i canoni e movimenti da "action".Col suo corpo asciutto e il viso scafato,con l'occhio blu malandrino,e la pienezza da divo  carismatico,stampata nell'animo a mo' di corse sull'auto al profumo di sana follia.
Un corpo d'attore che donera' a "GETAWAY! una recitazione misurata e poi esplosiva.
E di mezzo a loro si ricorderanno di una donna corvina dallo sguardo accattivante.Della sua dolcezza e debolezza nel concedere le grazie ad un corrotto politico.
Si chiama Ali quella donna,in "Getaway" è Carol.
Steve ricorda a Sam di quando amasse Ali,di averla soffiata allo sbruffone di produttore al nome di Robert Evans.
Di averla sposata,di averne sorbito le liti e i tumulti sentimentali.
Poi tutto finira' in quel 1978 in cui Ali si allontana dalle scene....
Ma rimarranno i passaggi di "Getaway!" a ricordarci di quell'incontro,con lo zio Sam a narrare in grandiosi anacronismi temporali,ricordi dolci dello Steve/Doc chiuso in gabbia.
Ricordi dolci d'una donna che sara' spalla e "deus ex machina" del film.
Di quella rapina cronometrata,dove la regia di zio Sam spruzzava energia e tensione.
Dei dollari e le fughe,dell' acredine di Steve/Doc verso Ali/Carol.
Ma tanto la vita è cosi',lo dicono i vecchi "zii" Sam e Steve.
Non esistono moralita',ma solo disillusioni e compromessi.Succede che per amore del marito galeotto ci si "conceda" al bavoso politico di turno.....e Steve/Doc riassapori gusti di sesso,amore e azione.
La tensione rimarra',ma svanira' al sole cocente,tra spari,fughe ed inseguimenti con sbirri,rivali e complici panzuti e baffuti.
Sam sorride ricordando quel suo marchio di fabbrica,quel "western" urbano e moderno,di luridi motel e ubriaconi spioni.
Di quel cinema iconico,di uomini duri e astuti,di donne pronte a tutto.Figure da cinema oramai sperduto,col tocco amaro ma in fondo romantico.
Steve rispondera' a Sam con occhiolini d'intesa,
Su quel ruolo di divo o leggenda vivente,
In anfratti texani a correre e sfuggire al mondo intero.
Magari lo zio Sam fara' spallucce,dicendo "wery well",commuovendosi al ricordo di film come il suo "GETAWAY"!.
Allora ritorneranno in mente il pragmatismo d'una regia carica di nervosismo,di Al Lettieri rapinatore lercio e trombatore d'una svampita moglie d'uno sfigato veterinario.
E l'azione che scorre a fiumi,tesa e palpabile in ogni angolo di regia,dove lo zio Steve sfuggira' alle pallottole nemiche,dove lo zio Sam risparmiera' i litri di emoglobina e violenza pura dei suoi "Cani di paglia".
Rideranno come matti Steve e Sam a pensare ad un "happy end" atipico per un burbero terribile come lo zio Sam.
Ma ogni tanto un tocco "benevolo" ci vuole,
risparmiando dei Bonny e Clyde " moderni"e periferici,
Che respireranno aria di "Monnezza",per poi ripurificarsi e ripartire,
Tra strade cocenti di sole,polvere e terra arsa,c'è un futuro che gli attende..........
Lo zio Sam e Steve si alzano e se ne vanno,dalla terrazza texana o di Los Angeles,sono stanchi,vogliono dormire,per non smettere di sognare il loro cinema duro,amaro ed adrenalinico,con quel tocco di romanticismo da icona che oggi non esiste piu'........

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati