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Seven Swords

Regia di Tsui Hark vedi scheda film

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La recensione su Seven Swords

di emil
8 stelle

"Le sette spade sono pronte. Lascia il villaggio o morirai!!".


Cina. XVII secolo. Il governo mette al bando le arti marziali. Vento di Fuoco, capo dell'esercito ha carta bianca: chiunque le pratica verrà giustiziato. Un gruppo di maestri, sette per la precisione, si ribellerà schierandosi a difesa di un piccolo villaggio.
E sarà guerra totale.


Eccessivo, squilibrato, barocco, eppure irresistibile, questo è Seven Swords.

Tutta la prima parte funge da preludio alla ribellone, introduce mistiche forze che sembrano provenire da un passato atavico ed ancestrale, in balia delle quali i tormenti e gli amori degli umani sono sacrificabili.
Ma sette spade dalla forza misteriosa cambieranno tutto.

Uno degli ultimi veri wuxia di Tsui Hark ( prima della saga del Detective Dee) , oltre che riscoprire la cifra barbara e truce del cappa e spada, che non è quella paccottiglia new age di Zimou, ma è fatta di polvere e sangue, è soprattutto un film politico, chiave di lettura questa , impossibile da ignorare per comprendere a fondo il genere.

Un film pervaso da una religiosità riscritta secondo i criteri propriamente terreni, come tradizione cinese impone: terra, acqua, vento, fuoco; ma soprattutto uomini che divengono eroi, strumenti che il fato usa per riportare equilibrio nel mondo azzerando le differenze di classe, di sesso o di nazione.
Imperfetto, squilibrato e montato cosi cosi ( il cut originale era di ben 360 minuti) Seven Swords rimedia con una messa in scena incontenibile, innaffiata da innegabili fiotti d'epica, non importa se si tratti di filmare un addio al proprio destriero fra le lande desolate ( scena struggente) o uno scontro mortale in campo stretto.


Magnifico il cast, impreziosito dal grande Donnie Yen e da un trio di attrici dalla forte carica drammatica, un villain che facilmente ruba la scena ai sette, sadico e brutale.
Qualche cavo in meno nelle coreografie non avrebbe guastato, ma nulla di irrimediabile: combattimento finale sospeso fra due muri che solo in pochi possono pensare di fare e che racchiude tutta l'arte dell'eroe Tsui.
È ancora tempo di eroi.

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