Espandi menu
cerca
La sposa cadavere

Regia di Tim Burton, Mike Johnson vedi scheda film

Recensioni

L'autore

spopola

spopola

Iscritto dal 20 settembre 2004 Vai al suo profilo
  • Seguaci 507
  • Post 97
  • Recensioni 1197
  • Playlist 179
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su La sposa cadavere

di spopola
8 stelle

La sposa cadavere, ovvero I vivi e i morti. Un film affascinante, disperato e intenso, pieno di sussulti sotterranei, di forti empatie, di dedizione ed altruismo, di sacrifici, ciniche vendette, rinuncie e sofferenze, di passioni totalizzanti che stravolgono la mente e feriscono l'anima fino a farla sanguinare, ma che riesce ad esaltare il sentimento dell'innamoramento estremo ed assoluto come necessità irrinunciabile di "dare" più che di "ricevere", ed insegna e sottolinea che l'amore non consente di rimanere bloccati nel proprio egoismo personale, perchè si è vermanete felici ed appagati solo se si riesce a rendere felici gli altri, coloro ai quali vogliamo bene, anche se questo determina dolorose lacerazioni per la propia improponibile diversità consapevole che ci marchia e ci emargina. Si esce davvero estasiati dalla visione di questo magnifica pellicola che infiamma gli occhi e il cervello come raramente accade di questi tempi, una ennesima ulteriore conferma dell'eccezionale talento pirotecnico di Tim Burton e della sua provocatoria visionarietà. Un'opera questa forse meno estrema e cattiva (sicuramente meno destabilizzante anche se ugualmente godibile) di Nightmare Before Christmas, ma analogamente coinvolgente e straripante intrisa di trovate e di sottigliezze, realizzata con una perizia e una perfezione tecnica davvero sbalorditiva. La Sposa Cadavere è così piena di citazioni cinefile e di rimandi sia visivi che contestuali, che potrebbe essere definita quasi come un viaggio introspettivo nell'mmaginario cimenatografico, una rivisitazione sublimata dei suoi generi fatta con perfida ironia, garbo sottile e competenza assoluta e ammiccante, sospesa fra il più rutilante e colorato mondo del "morti" così fantasioso e "vitale" e la spenta realtà cupa e orrorifica senza stimoli e prospettive della vita quotidiana "avvelenata" dai compromessi e da abbandoni (più paurosa e infida di quell'aldilà temuto ed avversato, ma caoticamente irrispettoso e irridente e pieno di affetti ritrovati se si ha la voglia e la capacità di guardare oltre le apparenze dell'esteriorità, un mondo caloroso, pulsante, e "accogliente" come un caldo rifuglio all'interno del quale trovare riposo e consolazione) che trascina la deriva di cuori "ghiacciati" che solo l'amore e la speranza potranno riscaldare rendendoli al tempo stesso vulnerabili e propositivi.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati