Espandi menu
cerca
Good Night, and Good Luck.

Regia di George Clooney vedi scheda film

Recensioni

L'autore

kubritch

kubritch

Iscritto dal 2 agosto 2002 Vai al suo profilo
  • Seguaci 42
  • Post 8
  • Recensioni 582
  • Playlist 23
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Good Night, and Good Luck.

di kubritch
4 stelle

Se questo è il film indicato dalla stampa specializzata come il vinciore morale della mostra del cinema significa che il resto delle opere presentate erano delle ciofeche inguardabili. A questo punto mi congratulo con la giuria ufficiale per non aver ceduto alle pressioni della categoria e per aver dato il leone d'oro ad un signor regista che a giudicare dal soggetto e dal trailer ci è andato giù ancora più pesante sull'america e i suoi miti. I giornalisti del settore dimostrano ancora una volta una grave forma di cecità. Nulla da eccepire sull'impegno etico-civile di Clooney ma il cinema dov'è?
Sono allergico tanto al "correct" quanto al "sofisticated" in politica. Il sofisticated è quel codice di atteggiamenti anti-repubblicani vaccari fatto raffinatezze convenzionali tipo gli intermezzi jazz o i famosi mezzi toni della recitazione. Personaggi tutti uguali monocolore e defilati come fa lo stesso Clooney per un finto senso della modestia. Una sfilza di primissimi piani che mi hanno fatto venire il mal di mare in un film in cui la parola prevale sull'immagine. Più che dell'immagine la nostra è la società del chiacchiericcio. Il silenzio spaventa più del buio. Lo sapeva bene Kubrick. Il b/n è giustificato solo dall'inserimento del materiale d'archivio ed è anche mortificato nelle sue potenzialità poetiche come metafora di un'america incolore. L'attore protagonista risulta in qualche scena efficace ma poi l'iterazone delle pose da sfinge glamour - con la sigaretta tenuta alla Schindler - davanti e dietro la mdp annoia parecchio.
Quando non basta il cinema di per sè a veicolare una visione del mondo, del bene e della giustizia, della verità è la sua fine. Lo sappiamo; sono tempi di rovinosa caduta bene esemplificati da film come questi che mettono in evidenza, più che curarla, la schizofrenia di cui è affetta la società.
E' un vero azzardo fare paragoni con i docu-film di Rosi.
Per me Clooney è l'ennesimo prodotto di un divismo che sta uscendo fuori di testa, che sta strabordando dai suoi argini. Oltretutto la sua denuncia è attenta a fugare quei sospetti di anti-americanismo di cui denuncia gli effetti. Non mi meraviglia che i giornalisti vi si siano sentiti realisticamente rappresentati. Non m'incantano. Sappiamo bene come funziona il mercato del lavoro in Italia e credo anche altrove. Non m'incanta questo film di borghesi piccoli piccoli. Se questo è cinema...

Sulla colonna sonora

la cosa migliore del film

Su Patricia Clarkson

monocolore

Su David Strathairn

una sfinge

Su George Clooney

furba

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati