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I giorni dell'abbandono

Regia di Roberto Faenza vedi scheda film

Commenti brevi
  • Un film delicato e ben tratteggiato, tratto da Elena Ferrante, nelle intime corde del regista, con una Margherita Buy davvero al meglio di sé e di come, quasi sempre, le donne sappiano ben rinascere, più belle e più forti di prima, dopo la fine di un amore.

    commento di MartinVenator
  • Discreto film

    leggi la recensione completa di Furetto60
  • Davvero un pessimo esempio di presupponenza "autoriale". Sarà pure (come dice il Farinotti) "il film stilisticamente più complesso della filmografia di Faenza" ma certamente il risultato (disastrosamente velleitario) non onora (nè dimostra) questo impegno... e non è certamente soltanto un problema di sceneggiatura perchè il risultato è sconfortante

    leggi la recensione completa di spopola
  • Alla fine del film è stato come non aver visto nulla. Avevo l'impressione che prima o poi dovesse succedere qualcosa e invece il nulla.

    commento di Emily68
  • Tutto il peso del film grava sulle esili spalle della pur bravissima Margherita Buy, che ce la mette davvero tutta per dare credibilità a un personaggio francamente forzato e improbabile.

    commento di Leo Maltin
  • Il film parte bene,ma piano piano si spegne e consuma come una candela…Nella seconda parte poi si avverte una ineguatezza dei personaggi con la storia,forse troppo al di sopra delle righe.

    commento di lucach
  • un film un po' lento nel secondo tempo, ma direi gradevole.

    commento di aquila79
  • Un bel film, che fa riflettere sul quotidiano dei nostri giorni, la felicità è a portata di mano e spesso no la sappiamo cogliere

    commento di geronimo
  • Avrebbe potuto essere un gran film visti gli attori ed il tema, ma la regia è piatta, lenta e scarna… occasione sprecata.

    commento di RageAgainstBerlusca
  • mi è piaciuto molto.

    commento di Aulenta
  • VOTO 4

    commento di arcarsenal
  • VOTO : 4+ Il film "artistico" più brutto che ho visto negli ultimi mesi. Storia ridicola, personaggi tratteggiati malissimo, manca tutto, non cìè filo logico. Terribile.

    commento di supadany
  • Vabbè ragazzi d'accordo che il cinema italiano è in decadenza, però c'è da dire che questo film è veramente carino… E' interessante, ma soprattutto bisogna sapersi accontentare dei nostri registi (ad ogni modo Faenza è molto bravo).

    commento di paloz
  • non sono neanche arrivato alla fine…è quanto di più noioso abbia visto da anni a questa parte e non capisco come Margherita Buy possa ridursi a presenziare queste porcherie,mah…comunque un dito nì c__o!

    commento di antimes
  • E' un film di Faenza, quindi faentino, quindi buono, sufficiente e mediocre al tempo istesso. Oggi scelgo mediocre.

    commento di joseba
  • Secondo me è un bel film perchè fa riflettere su come possa essere brutto essere lasciati e in seguito cadere in depressione. Ottimo prova degli attori principali

    commento di XANDER
  • Qualunque cosa significhi, è il debutto cinematografico di Gaia Amaral.

    commento di zio_ulcera
  • voto 5 1/2.Il film dopo 40 minuti si perde.

    commento di mazingo72
  • Incongruenze, banalità ed inutili eccessi in una sceneggiattura dai dialoghi irreali, recitazione discreta della Buy e pessima di Zingaretti, regia piatta da telenovela…

    commento di fabioovis
  • 4,5.

    commento di LaRagazzaDiBube
  • La ridicolaggine.

    commento di ZioMaro
  • Scusate, ma che si puo' dire di una pellicola del genere? davvero, io non ho parole, se non che Venezia rappresenta il peggior cinema italiano, e che ci sono sempre gli stessi!

    commento di emme73
  • Involontariamente ridicolo. Che dire? la Buy recita se stessa, Zingaretti è gonfio da paura e Bregovic è imbarazzante. Tutto sommato pero' non c'e' traccia di arroganza registica. E poi soprattitto non ha invaso le sale destinate al cinema d'Essai.

    commento di fefy
  • Senza la strabiliante performance di Margherita Buy questo film pasticciato che scade quasi per intero nel delirio, nella confusione e nel ridico non avrebbe ragione di essere.

    commento di Esteban