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L'amante

Regia di Jean-Jacques Annaud vedi scheda film

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La recensione su L'amante

di passo8mmridotto
8 stelle

Raccontare il desiderio, partendo dal romanzo omonimo di Marguerite Duras, ampiamente rimaneggiato nella sceneggiatura tanto da indurre la scrittrice a riscrivere la storia, cambiando il titolo in "L'amante della Cina del Nord".

E' Jean - Jacques Annaud che racconta il desiderio, e come in tutti i suoi lavori, partendo da un microsoggetto o da un romanzo più o meno celebre (mai perdere di vista Il nome della rosa dal romanzo di Umberto Eco) ci mette l'anima, crea una nuova storia tutta sua, ottenendo, in modo particolare ne "L'amante", l'effetto emozionale voluto, in grado di coinvolgere singolarmente il fruitore del film.

Lo stesso Annaud afferma che il film è la storia di un conflitto tra ragione e sentimento e l'idea è quella del rifiuto del corpo, della difficoltà che ha la mente di accettare la naturalità e l'istintualità del desiderio.

Annaud con la sua innata delicatezza, fa "parlare" i corpi di due giovani amanti e racconta quello che le parole non sanno raccontare: limpetuosa irrazionalità del desiderio.

"L' amante" è ambientato nell' Indocina Francese degli anni '30, dove una ragazza francese di 15 anni e mezzo incontra, sul traghetto che attraversa il fiume Mekong, un ricco cinese di 32 anni, fidanzato e in procinto di sposarsi.

Il loro rapporto è puramente erotico, e finirà presto, il giovane deve convolare a "giuste nozze", combinate dal padre.

Ma per la giovane amante sarà più difficile dimenticare quella passione perchè scoprirà col tempo di aver amato il primo uomo della sua vita sin dal primo momento.

Il film è stato girato in Vietnam, e la ricostruzione storica è accurata, in perfetto stile del regista, soltanto la "stanza dell'amore" è stata ricostruita in studio, per garantire la riservatezza delle scene più calde.

Il costo della produzione è stato di 150 milioni di franchi, una cifra considerata eccessiva per una storia che si svolge praticamente in una stanza, ma Annaud replica che "l'ambientazione è fondamentale, perchè serve a dare allo spettatore l'impressione della realtà. Quella che vediamo, infatti, non è l'Indocina anni '30, ma l'Indocina filtrata attraverso il ricordo di Marguerite Duras, per cui non si tratta di realtà, ma di una visione della realtà".

I due protagonisti sono Tony Leung, star del cinema di Hong Kong, e Jane March, inglese, alla sua prima esperienza sullo schermo.

All'uscita del film in Francia, la giovane modella è stata attaccata dalla stampa, accusata di amplessi per niente finti, visto il realismo e la forza profusi. La secca smentita dei genitori di lei hanno smorzato parzialmente le polemiche, mentre Annaud ha dichiarato che le scene erotiche non sono mai state provate prima, ma sono frutto di un lungo lavoro di preparazione, cercando di creare una recitazione puramente emozionale.

Annaud ci offre una storia tutto sommato al femminile, perchè è la ragazza la vera protagonista, in un film in cui le parole negano le immagini: le parole dicono "io non ti amo", mentre le immagini affermano il contrario.

Lei si lascia spogliare, lui è delicato, ma la voce fuori campo dice che le ha strappato l'abito e le mutandine.

Sono immagini dolci, seppure di un amore che si avvia verso un finale triste. La musica è triste, la voce è triste.

Il film finisce, ma resta la sensazione che l'amore vince. Sempre.

 

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