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Il gatto a nove code

Regia di Dario Argento vedi scheda film

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La recensione su Il gatto a nove code

di bradipo68
8 stelle

La seconda puntata dei film su animali immaginari.Molti confrontano questo film con il precedente L'uccello dalle piume di cristallo trovandolo di molto inferiore al primo.Non sono totalmente d'accordo pur riconoscendo di preferire il primo rispetto a questo.Il primo mi sembra più fresco,ispirato,nuovo nel suo linguaggio cinematografico(un linguaggio che poi ha mietuto schiere di imitatori e qualche emulatore),ma anche piuttosto meccanico in alcune scelte,forse dovute allo scotto da pagare per l'inesperienza.Questo dal punto di vista della regia sembra molto più fluido,la storia è abbastanza credibile,è un filo arzigogolato in alcuni dei tanti colpi di scena a cui ci è dato assistere,ma nel complesso pare non avere quelle incertezze che avevano appesantito l'altro.Si vede che Argento è convinto di aver trovato la strada giusta e infatti le tematiche dei due film,l'impalcatura fondamentalmente gialla seguendo lo schema del whodunit,anche le atmosfere ricordano molto quelle del primo film.E personalmente a me piace molto l'ambientazione asettica dell'istituto di genetica.Ecco perchè non lo ritengo un passo falso rispetto al primo.Diciamo che è un consolidamento dello stile con un quid d'esperienza in più,un processo di maturazione che a mio parere toccherà l'apice in Profondo rosso.E tecnicamente alcune sequenze sono notevolissime,girate con una perizia notevolissima e capaci di evocare un picco altissimo di suspense.Bella l'accoppiata cieco enigmista e nipotina(tutti e due soli e indifesi per diverse ragioni) mentre è debole il personaggio recitato da Franciscus,secondo me troppo legato ai clichè del cinema americano.Certo che in confronto alle cose che gira oggi il buon Dario,qui siamo di fronte a un capolavoro...come se confrontassimo un Rembrandt con un Teomondo Scrofalo(il pittore immaginario di Drive in)...e scusate se è poco...

Su Karl Malden

non male

Su Rada Rassimov

adeguata

Su Catherine Spaak

un po'imbalsamata

Su James Franciscus

lui ci mette verve ma il personaggio non è così convincente

Su Dario Argento

regia tecnicamente notevole

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