Regia di Carlo Arturo Sigon vedi scheda film
Prologo pulp, pure troppo, che sembra un flashforward.
Poi partono i titoli, tacabanda, e comincia a tirare aria di Zelig.
Scorrono i nomi e viene il timore di una roba alla Salvatores:
infatti ci sono i reduci del '77, l'hacker (Gigio Alberti, credibile
come il sottoscritto protagonista del biopic su Jonah Lomu)
e lo sbirro ex compagni di classe che - figurarsi - a un certo
punto fanno girare la canna.
Tratto da un romanzo che non conosco, tentativo abbastanza
onesto ma fallito di girare un noir-comedy all'italiana.
Bisio avrebbe la faccia giusta, ma non la voce (terribile il commento off).
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