Regia di Wes Craven vedi scheda film
Dall'11 settembre 2005 il cinema si è tenuto ben alla larga da soggetti che includessero aerei in volo connessi a piani terroristici, o comunque situazioni d'emergenza o catastrofi riguardanti i viaggi in aereo. Ora le cose sembrano cambiare. Aspettando Fightplan (con Jody Foster), arriva nelle sale italiane questo Red Eye. Wes Craven prende una nuova pausa dal genere che ha contribuito a reinventare, ovvero l'horror (Nightmare, la trilogia di Scream), e sforna un thriller psicologico (per buona parte della durata) ed adrenalinico (nel frenetico finale) ambientato nello spazio angusto e claustrofobico di un aereo di linea notturno. Lisa (Rachel McAdams) finisce nel mirino di Jack (Cillian Murphy), che se apparentemente sembra essere un corteggiatore piuttosto insistente, si rivela presto un pericoloso psicopatico che necessita del suo "aiuto" per una eliminazione politica che sta diligentemente coordinando. Lisa, da vittima indifesa, si rivela presto un osso duro, anche in virtù di un evento traumatico del suo passato, e ingaggia una lotta contro il killer, e contro il tempo, per salvare la vita del padre (tenuto sotto tiro dal killer) e del politico. Un film ,dalla breve durata, che non si perde in futili divagazioni e racconta la sua storia senza fronzoli, arrivando diretto come un treno, o meglio come un aereo, fino alla fine. La parte più interessante è sicuramente quella ambientata all'interno dell'aereo in cui si acuisce lo scontro psicologico tra Lisa e Jack, mentre scivola inevitabilmente nella routine lo scontro fisico all'interno dell'abitazione del padre della giovane, dove alcune scene rievocano in modo inconfondibile gli inseguimenti mortali di Scream. Wes Craven dimostra, ancora una volta, di sapersi muovere anche al di fuori dei percorsi obbligati dell'horror, che già con Scream aveva virato decisamente più verso il thriller e la parodia. In definitiva, visto Red Eye, si può ben dire che non sarebbe male come regista di puri action movie. Ma sinceramente speriamo che torni presto al "suo" genere.
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