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Hazzard

Regia di Jay Chandrasekhar vedi scheda film

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La recensione su Hazzard

di giurista81
6 stelle

Candidato a sette Razzie Award, tra i quali peggior film, peggiore regia, peggiore sceneggiatura, peggiore attore e peggiore attrice non protagonista, si tratta in realtà di un sorrisi & cazzotti (con tanto di Rally Cross stile inizio di Altrimenti ci Arrabbiamo) che, nella sua tamarraggine e povertà di contenuti, riesce a divertire. 

Il regista, lo sconosciuto Jay Chandrasekhar, riesce appieno a ricostruire l'atmosfera anni '80 e offre una sorta di scatenato prequel della famosa serie televisiva che ha, per anni, arricchito le mattine di molti adolescenti. Curiosamente dimunuisce la parte demenziale dei "cattivoni", tra cui un elegante e cinico Burt Reynolds (nei panni di Boss Hogg) e Michael Gainey nel ruolo dello sceriffo Roscoe (qua alquanto sadico e tutt'altro che idiota), ma aumenta quella dei protagonisti. Bo e Luke sono qua due grandissimi scazzoni, che se la ridono e se la cantano infilandosi sempre in mezzo ai guai. Simpatiche canaglie e spesso in contrasto con la corrottissima polizia, sono pure contrabbandieri di whiskey, vestono i panni degli anti-eroi alla Bud Spencer & Terence Hill schierati, insieme alla famiglia, contro il faccendiere locale che vorrebbe ridurre Hazzard in una miniera di carbone. "Luke, sei un puttaniere" grida alla fine il cugino Bo (uno che pomicia con le ragazze dicendo cose carine che riguardano però la macchina, stile il protagonista di Christine di Stephen King), per il vezzo dell'altro di passare da una ragazza all'altra, peraltro finendo sempre per rubarle al primo e venendo seguito dalle altre amanti col fucile a pompa. I "nostri" due eroi, interpretati dal biondo Sean W. Scott e dal moro Johnny Knoxville (meglio lui del primo), saranno aiutati da una mozzafiato e spesso in bikini Daisy (una pazzesca Jessica Simpson, ingiustamente candidata al Razzie Award, che manda in corto le coronarie dei poliziotti e li riduce in suo potere) oltre che da altri personaggi surreali quali zio Jesse (che, alternando un lancio di una molotov con un'altra bomba incendiaria, spara in sequenza barzellette preistoriche tanto passate quanto telefonate) e un assurdo visionario sovrappeso che se ne va in giro in mutande calzando in testa elmetti di armadillo (!?). 

Al di là di questo, sono simpatici i momenti con i fermo immagine e il narratore che commenta le varie situazioni, così come le tante scene con il Generale Lee, la mitica Dodge Charger arancione con bandiera sudista dipinta sul tettuccio, che vola in aria, saltando su improbabili rampe, e procede in costante derapata controllata. Gustosissime le scene tagliate sui titoli di coda che mostrano gli innumerevoli incidenti stradali.  

Buona dose d'azione, ritmo discreto e regia più che sufficiente. Certo, la sceneggiatura non brilla per originalità ma raggiunge l'obiettivo di intrattenere. Variegata la colonna sonora con pezzi celebri degli AC/DC, ZZ Top e Lynyrd Skynyrd (peraltro già utilizzato a commento sonoro dell'inizio del film Renegade - Un Osso Troppo Duro con Terence Hill). Commedia leggera per tutta la famiglia. A me non è dispiaciuta affatto. Carina.

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