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Lo straniero

Regia di Luchino Visconti vedi scheda film

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La recensione su Lo straniero

di Utente rimosso (ohmeye)
6 stelle

E' un film che soffre per questioni esterne (script, produzione, cambi di cast, persino problemi di location), un film che però è stato ingiustamente dimenticato. Un film che appare altro dalla poetica viscontiana, una specie di bizzarria, una illogicità, anche se fu un progetto inseguito almeno dall'apparizione del testo di Camus, anche perchè sappiamo che fu un testo fondamentale per quella generazione. E' difficile collocarlo nell'opera filmica viscontiana se si prescinde da questo. In realtà all'epoca (il progetto partì nel 1965) si tentò anche un'attualizzazione per parlare dei fatti d'Algeria cosa che non fu permessa in nessun modo. E la sofferenza del film, la sua impressione di staticità (anche se non manca di scene e sequenze degne dell'opera maggiore di Visconti), sta proprio qui. E' qualcosa che si dibatte al chiuso di una serie di vincoli imposti. Qualcosa che vuole camminare ma che fa fatica a farlo. Eppure ha una fotografia splendida virata nei toni del bianco-sporco quasi ossessivo come il sole che stravolge la volontà di Mersault nel momento in cui spara quattro colpi all'algerino. Una ricostruzione di Algeri negli anni 30, come sempre precisa e credibile. Il pregio delle trasposizioni filmiche di Visconti (e con lui di Suso Cecchi d'Amico, di Enrico Medioli e di tutti i sceneggiatori che hanno contribuito), è di stravolgere il testo, contaminarlo, tirarne fuori immagini significati sequenze simboli che altrimenti rimarrebbero nascosti, di adattare una storia preesistente al proprio vissuto autobiografico (è il caso di Morte a Venezia, de L'Innocente, dell'episodio Il Lavoro), qui invece le imposizioni pesano su tutte le scelte fatte. Solo dove la produzione viene lasciata libera di esprimersi, si riconosce ancora ciò che doveva essere e non è stato. E' così vero che Visconti, in punto di morte, volle rivedere tutti i suoi film e come afferma la Cecchi d'Amico, si dimenticò letteralmente di questo.

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