Regia di Steven Spielberg vedi scheda film
Visto per la seconda volta, poco dopo aver finito di leggere il romanzo di H.G. Wells. Me lo ricordavo peggio, specie la seconda parte che, a suo tempo e al cinema, mi aveva quasi annoiato. L'ho trovata, con i suoi risvolti dall'incedere più lento e riflessivo, il perfetto e fisiologico contraltare alla prima (specie nella pausa in scantinato con tim robbins, che riesce a concentrare il panico di un'invasione apocalittica all'interno di quattro mura...non dico che siamo al livello de "Gli uccelli" di Hitchcock, ma almeno ci prova). Si insomma, mica si possono pretendere botti (che già abbondano lo stesso) per tutto il film. Anche tom cruise andava bene così, col suo faccione quasi monoespressivo, così come andava bene la bimbetta spaccamaroni dal grido facile...solo il ragazzo non si poteva vedere, insopportabile proprio. Il vago finale riconciliante, invece, era e rimane la grossa pecca del film.
Così per curiosità ho guardato anche la prima trasposizione del '53, ma quella si, a parte qualche risata per gli effetti speciali che oggi fanno molta simpatia, mi ha annoiato a morte. Niente di peggio degli stereotipi di quegli anni, con un finale in chiesa che, nel dormiveglia, ho trovato quasi imbarazzante.
Il romanzo invece, non pensavo, sta una spanna sopra a entrambi. Anche se preferisco l'incipit concettuale del film di Spielberg (ovvero l'idea dei tripodi sotterrati dall'alba dei tempi).
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