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Domani passo a salutare la tua vedova... parola di Epidemia

Regia di John Wood (Juan Bosch) vedi scheda film

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La recensione su Domani passo a salutare la tua vedova... parola di Epidemia

di scapigliato
6 stelle

Siamo già nella fase in cui la commedia prende il sopravvento sul duro e spietato western all'italiana. "Domani Passo a Salutare la Tua Vedova... Parola di Epidemia" ne è un esempio. Da sempre caratterizzati da una vena picaresca, quindi anche spiritosa e cogliardica, gli spaghetti-western hanno poi virato quasi facilmente e felicemente verso la pura farsa-western. Infatti una vera commedia western sono i due Trinità, e qualche altre titolo, ma per il resto ci fu tra il '70 e il '78, oltre pellicole degne del loro genere, anche pellicole che puntavano tutto sulla farsa e la leggerezza di spirito. Il film di Juan Bosch, girato agli studi Elios ma anche negli esterni spagnoli riconoscibilissimi, è un film che coniuga bene i due indirizzi registrici. Perchè se da un lato vediamo il Dottore Craig Hill muoversi con palesata distanza nel terreno western e giocare più con i toni della commedia che con quelli del western, dall'altro lato vediamo un certo taglio netto nelle scene "pure western" che se non sono di chissà quale fattura sono almeno piacevoli e servono a fare di "Domani Passo a Salutare la Tua Vedova... Parola di Epidemia", un western decente. La storia è tra le più gettonate, e anche semplice pretesto per raccontare di tutt'altro, visto che poi anche il titolo (molto bello ed evocativo di un immaginario spietato e gotico) non c'entra nulla con il film. Tre disperati alla ricerca dello stesso bottino, uno frega l'altro, frega tu che frego io, ci si mette in mezzo una donna e così via fino alla fine, sempre girata su toni picareschi. La chiusura, un po' irritante per le maschere comiche che assumo gli attori, è visivamente interessante, quasi felliniana diremmo oggi. Per il resto è un film che si guarda piacevolmente, peccato per il titolo completamente sprecato.

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