Regia di Marc Caro, Jean-Pierre Jeunet vedi scheda film
Scenografie e fotografia di prim'ordine al servizio di una storia meno fluida del precedente, geniale “Delicatessen”.
Dopo “Delicatessen” torna Jean Pierre Jeunet, sempre coadiuvato dal fedele Marc Caro, in un'altra avventura fantastica ambientata in quel mondo post-apocalisse già mostrato cinque anni prima. Ancora una volta scenografie e fotografia sono di prim'ordine, e il tocco poetico del regista è omnipresente. Sfortunatamente la trama procede questa volta in maniera molto meno fluida e ciò ne intacca notevolmente la riuscita finale. Curiosa la composizione del cast con il Salvatore de “Il nome della rosa” Ron Perlman al lato dell'immancabile Dominique Pinon, vero attore feticcio di Jeunet. Banalmente riassuntivo il titolo italiano che rimpiazza l'originale “La cité des enfants perdus”.
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