Regia di Alexandre Astruc vedi scheda film
Il film è un adattamento, abbastanza fedele, della prima parte dell'omonimo romanzo di Guy De Maupassant. Splendida la fotografia di Claude Renoir, ispirata alla pittura impressionista e ripreso molto bene il naturalismo del romanzo originale. Peccato che si sia persa traccia di questo film: sono convinta che sarebbe un buon "ripescaggio" per "Fuori Orario".
Alla fine dell'Ottocento, in Normandia, la ricca ragazza di provincia Jeanne Dandieu si innamora del giovane Julien e lo sposa. Ben presto, però, scopre che Julien è solo uno squallido cacciatore di dote che l'ha sposata per interesse e non perde occasione di tradirla con altre donne, la prima delle quali è la cameriera Rosalie (sorella di latte e amica di infanzia di Jeanne), seguita dalla vicina di casa Gilberte. Alla morte violenta di Julien (barbaramente ucciso insieme a Gilberte dal marito di costei), Jeanne rimarrà con il figlioletto e con Rosalie, l'unica persona fedele che le è rimasta, dopo la morte dei genitori, che tornerà al castello con la figlia avuta da Julien. Il film si conclude con la stessa frase del libro, pronunciata però da Jeanne (nel film voce narrante) invece che da Rosalie.
Adeguata
Mi sarebbe piaciuto di più se avessero adattato anche la seconda parte del romanzo.
Molto bene, asciutta e senza fronzoli
E' Jeanne come l'ho sempre immaginata, bravissima in un personaggio centrato in pieno
Anche lui azzeccato fisicamente, un po'meno bravo della Schell, ma se la cava
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