Regia di Claude Lelouch vedi scheda film
Ginnastica preparata per gestanti, un parto reale in diretta... e poi: spettacoli di varietà, travestiti, qualche nudità, interviste, Brigitte Bardot, interventi chirurgici di estetica, alta moda, bon ton, la zona a luci rosse di Pigalle a Parigi... il tutto accompagnato da uno swing per la maggiore allegro, a volte malinconico (ma di gran lunga inferiore agli standard al quale il regista ci abituerà in futuro).
Documentario curioso e, a tratti, vicino al prodotto jacopettiano del periodo, dove Lelouch sceglie però un buon suggestivo bianco e nero per quasi tutto il film, un elegante colore per l'episodio in chiusura e scenari spettacolari. Belle le sequenze in camera car e le riprese aeree, efficaci e ben dosate le zoomate. Qualche scena ricostruita e recitata a soggetto anticipa la recente docufiction. Quello che si dice un buon prodotto artigianale per raccontare, prima di Jacopetti, Prosperi e Cavara, la condizione della DONNA NEL MONDO ma scegliendo un taglio ottimista e ruffiano. Esistono tre diversi montaggi della pellicola: la versione integrale di 110 minuti, una versione di 70 minuti montata dai produttori censurando buona parte del girato (comunque andato perduto), proprio per questo, disconosciuta da Claude Lelouch e un nuovo montaggio di 85 minuti (è l'edizione che, per la maggiore, si trova in home video). Girato in Cinemascope.
Recensione scritta da Davide Lingua, Dizionario del Turismo Cinematografico, Verolengo, Wikipedia.
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