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Frutto proibito

Regia di Billy Wilder vedi scheda film

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La recensione su Frutto proibito

di luisasalvi
8 stelle

Credo che alla base del film ci siano alcuni aspetti europei ironici tipici di Wilder ma trascurati o sostituiti con considerazioni inopportune sull'audacia di amori proibiti (espressi nel titolo italiano) verso minorenni: credo invece che ci sia, oltre al ricordo del grande successo de Il mago di Oz di due anni prima, con una diciassettenne Garland nelle vesti della "piccola" Doroty (ma la Garland sembrava davvero più giovane, ed aveva poi "solo" 17 anni), la derisione degli aspetti burocratici, formali, ufficiali, che rendono le cose lecite o illecite in base a norme codificate (tema che torna sempre, fino agli ultimi film di Wilder; in particolare, ma non solo, in Che cosa è successo tra mio padre e tua madre?): Ginger Rogers ha più di 30 anni e non può assolutamente passare per una dodicenne; la prima comicità surreale consiste in questo, ma sarebbe una banalità stucchevole se dovesse sostenere il film (come a me pareva che capitasse in Il nipote picchiatello); invece qui la vera comicità, il gusto mordente di Wilder, consiste nel presentare il comportamento di tutti gli altri in funzione di ciò che risulta ufficialmente: l'America vive di convenzioni rigide, in nome delle quali i sentimenti vanno dominati e negati. Ma queste considerazioni le sto scrivendo ora, a distanza di tempo (forse un anno, forse più) da quando l'ho visto, mentre intendo rivedere tutto Wilder: lo verificherò… (ma intanto sono andato a rileggere dopo anni ciò che avevo scritto sul regista, e ritrovo proprio le stesse cose, come se le avessi lette prima di scrivere queste, che credevo di aver trovato ora…)

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